GIORNO PER GIORNO 23 gennaio
- Andrea Colombu
- 1 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Cronologia di storie della Beat Generation, della Controcultura e altro ancora.
23 gennaio 1958
Allen Ginsberg scrive a suo fratello, Louis, una lettera da Parigi “Tutto questo rafforza la convinzione che avevo, che la repubblica della poesia ha bisogno di una rivoluzione completa e di uno sconvolgimento dei suoi valori.”
Ginsberg aveva lasciato in estate Tangeri in compagnia di Orlowsky, attratti dall’Europa dei poeti romantici e visionari, puntando a Parigi, vagheggiando di trovare le atmosfere di Rimbaud e Verlaine. Tappa intermedia Ischia per incontrare Wystan Hugh Auden, allora uno dei poeti più conosciuti e amati al mondo, che in seguito il poeta russo Iosif Brodskij, Nobel per la letteratura nel 1987, definì “la più grande mente del ventesimo secolo” nel saggio Per compiacere un’ombra, tratto da Fuga da Bisanzio. Ginsberg è emozionato dal trovarsi di fronte al poeta e al circolo di amici letterati che lo circondano. Recita alcuni versi di Whitman “Io celebro me stesso, io canto me stesso/e ciò che io presumo devi pure tu presumere/perché ogni atomo che mi appartiene è come se appartenesse pure a te”. Auden risponde “Quando sento una cosa del genere mi sento in dovere di dire: Per favore non includete me.”Non va meglio quando Ginsberg recita alcune delle sue ultime poesie. Cita Shelley, sicuro degli insegnamenti avuti dalla visione di William Blake, parla di rivoluzione poetica e sociale. “Cose senza senso”, è la risposta di Auden.
23 gennaio 1955

Jack Kerouac, non è riuscito a pubblicare nulla, i suoi manoscritti sono rifiutati da tutti gli editori a cui si è rivolta l’agenzia di Cowley a cui si è affidato. Scrive a Sterling Lord, suo nuovo agente, dopo aver ritirato da Cowley due copie di Maggie Cassady, due di Sulla strada, due di Dottor Sax, una di I sotterranei, Visioni di Neal e de Il libro dei sogni “Rifiutato, Rifiutato.., Nessuna informazione, Non letto, rifiutato, impubblicabile”
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