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GIORNO PER GIORNO 17 febbraio

Cronologia di storie della Beat Generation, della Controcultura e altro ancora.


17 febbraio 1967

Ed Sanders finisce in copertina sulla rivista Life titolata ‘Happenings – L’underground mondiale delle arti crea l’altra cultura’. Il numero è ampiamente dedicato all’emergente cultura alternativa in diverse parti del mondo ed Ed Sanders ne diventa personalità emblematica.

L’articolo a lui dedicato lo descrive come membro fondatore dei Fugs e proprietario della libreria Peace Eye Bookstore, ma soprattutto come editore e redattore della rivista poetica Fuck you – A magazine of the Arts (titolo che però il giornalista ‘elegantemente’ omette nell’articolo). Sanders ottiene visibilità mainstream a seguito del suo arresto nel gennaio del 1966 con l’accusa di oscenità e offesa alla pubblica decenza, quando la polizia, allertata da una chiamata che denunciava un furto in corso alla Peace Eye Bookstore, fece irruzione nella sua libreria e finì per arrestare Sanders e confiscare diversi numeri della rivista. Del resto, da diversi anni era nel mirino delle forze dell’ordine per il suo attivismo antinucleare e antimilitarista, a favore dell’amore libero, della legalizzazione delle droghe, dell’elusione creativa della legge. Il suo primo arresto risale al 1961, quando partecipò ad un’azione antimilitarista sul primo sottomarino atomico. E fu dalla prigione che scrisse su un rotolo di carta igienica il suo primo poema, che venne poi pubblicato col titolo Poem from Jail nel 1963 dalla City Lights Book di Ferlinghetti. Ancora studente alla New York University, nel 1962 Ed Sanders inizia la pubblicazione di Fuck You, inizialmente in forma di newsletter stampata in ciclostile e spedita via posta agli indirizzi della sua rubrica personale. Dimostrando la notevole propensione ai rapporti interpersonali e l’assurda giocosa irriverenza del suo editore, Fuck you accoglieva interventi poetici, tra gli altri di Charles Olson, Philip Whalen, Allen Ginsberg, Gary Snyder, Gregory Corso ma anche W.H.Auden fino ad Antonin Artaud, pubblicava scambi di lettere tra Sanders e i vari poeti e animatori culturali della scena underground, oltre che celebrare il pacifismo, l’avvento dell’amore libero e delle droghe libere con proclami e disegni provocatori.

Per la sua capacità di convogliare le voci di quelle che Ginsberg in Howl aveva definito ‘le menti migliori della mia generazione’ Fuck You da newsletter diventa ben presto una rivista letteraria circolante per posta e con diversi abbonati anche tra I comitati studenteschi dei colleges. Il colophon spesso riporta la dicitura ‘pubblicato in un luogo segreto nel Lower East Side’ dato che Sanders era ben consapevole del potenziale culturalmente sovversivo della rivista. Ancora oggi si dichiara piacevolmente stupito dello spirito progressista degli uffici postali dell’epoca, a cui veniva affidata la spedizione.

Il successo e la circolazione di Fuck You lo portano a fondare la Fuck You Press e a pubblicare un discreto numero di libri ciclostilati e ad aprire nel 1964 la Peace Eye Bookstore. L’anno successivo fonda insieme al poeta newyorchese Tuli Kupferberg e al batterista texano Ken Weaver i Fugs, gruppo poetico-musicale autodefinito dai suoi membri come ‘gruppo rock di protesta pace-sesso-psichedelia più fantastico di tutta la Lower East Side’. La loro musica si ispirava e si mescolava a temi letterari e i loro concerti includevano performances teatrali, dando un contributo fondamentale all’avvento degli happenings come momenti dove le arti si contaminavano tra loro e contribuivano a creare spazi e momenti per una nuova presa di coscienza civile.

Al momento del suo arresto Ed Sanders aveva 27 anni ed era già un poeta, un editore underground, un pacifista, un musicista, un attivista politico. Il suo contributo letterario e culturale partecipò a creare un ponte tra la Beat Generation e i proto-hippies prima ancora che il termine controcultura esistesse, e la sua capacità di mobilitare e convogliare le energie più creative e vitali in circolazione in importanti eventi pubblici pose le basi per l’eruzione della controcultura negli anni Sessanta.

Libero su cauzione e sostenuto dalla ACLU (American Civil Liberties Union), Sanders si presentò davanti alla Corte il 22 maggio 1967 e il suo fu uno degli ultimi processi dell’ondata di accuse per oscenità di quegli anni.

Al termine del processo Sanders rilascia un comunicato stampa nel quale dichiara: ‘I giudici Ringel, Sherwin & Hoffmann hanno stabilito che Fuck You – A magazine of the Art non è osceno e non viola l’obscenity code (Sezione 1141) dello stato di New York ed è protetto dalle garanzie costituzionali alla libertà’. La sua assoluzione costituirà un tassello importante nell’espansione del concetto di libertà d’espressione.

17 febbraio 1973

Picchettaggio e azioni di protesta in sostegno dei Camp Allen Brothers, i marinai afroamericani del Brigantino della Norfolk Naval Station, accusati di azioni di rivolta.

il Comitato per la Difesa e numerosi suoi sostenitori hanno picchettato l’ufficio di reclutamento della Marina a Granby St. per attirare l’attenzione pubblica sui processi dei Fratelli di Camp Allen. I cartelli dicevano: “Chiediamo un’indagine pubblica”, “Libera i fratelli di Camp Allen” e “Persone arruolate contro ufficiali, NON neri contro bianchi”.

Il caso dei Camp Allen Brothers vede sedici marinai del Norfolk accusati di aver partecipato a una cosiddetta “rivolta” del brigantino lo scorso 26 novembre, quando in seguito al continuo ripetersi di azioni di discriminazione e violenza da parte degli ufficiali nei confronti dei marinai afroamericani, un gruppo di persone aveva preso il controllo di un dormitorio, un ufficio e un blocco di celle la zona. In un comunicato in loro appoggio si legge : Tutti loro sono uomini arruolati, tutti neri. Da novembre sono stati minacciati, molestati, isolati, con insulti razzisti e picchiati. I fratelli sono sottoposti a uno stress tremendo e il brigantino oggi è esplosivo quanto lo era al tempo della cosiddetta “rivolta”. Invece di fermare questa molestia razzista nei confronti dei prigionieri, i comandanti del brigantino e della base sembrano incoraggiarla come se cercassero di provocare uno scontro. I Fratelli insistono sul fatto che la causa della ribellione non era la tensione tra bianchi e neri. Come uno degli accusati ha detto a un marinaio bianco durante l’occupazione di un blocco di camerate “Non preoccuparti, amico, questo non è contro i bianchi – siamo solo stanchi di tutte le discriminazioni che abbiamo ricevuto. Non lo stiamo accettando. più “. Nessun recluso bianco è stato aggredito o ferito durante i combattimenti, solo guardie e amministratori di brigata.

Gli accusati rischiano la corte marziale e una condanna sino all’ergastolo. per questo i Vietnam Veterans Against the War e il Comitato di Difesa chiamano al proseguimento della campagna in loro appoggio anche con l’invio di lettere e petizioni.

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