GIORNO PER GIORNO 9 febbraio
- Andrea Colombu
- 1 mar 2021
- Tempo di lettura: 5 min
Cronologia di storie della Beat Generation, della Controcultura e altro ancora.
9 febbraio 1967
New York City: la performance Sextronique della violoncellista Charlotte Moorman viene interrotta dall’intervento di tre poliziotti in borghese.

Alla Cineteca dei Film-Makers di New York City c’era stata molta attesa per l’Opera del coreano Nam June Park con la violoncellista e performer Charlotte Moorman, attiva nel gruppo Fluxus, amica e collaboratrice di molti noti artisti, tra cui Tony Pileggi, John Cage, Joseph Beuys, Wolf Vostell, Yōko Ono, Carolee Schneemann, Jim McWilliams. Nel programma dello spettacolo, Paik aveva scritto: “L’epurazione del sesso con la scusa di essere ‘seri’ mina esattamente la cosiddetta ‘serietà’ della musica come arte classica, quale essa si classifica insieme alla letteratura e alla pittura”. La performance prevedeva l’esecuzione di diversi brani al violoncello con diversi gradi di visibilità del corpo, velato da un gioco di alternanze di oscurità e luci. Il primo movimento, Elegy del compositore francese Jules Massenet, era eseguito al buio, mentre delle luci intermittenti aggiungevano un elemento ipnotico illuminando la violoncellista in bikini. Moorman, ora con indosso solo una gonna nera lucida e lunga sino a terra, non riuscì a portare a termine il secondo movimento, International Lullaby di Max Mathews, a causa dell’irruzione sul palco di tre agenti che chiusero la performance impedendo la ripresa del secondo movimento e i due successivi. Arrestata e incriminata per “esposizione indecente e oscenità” e successivamente licenziata dall’American Symphony Orchestra, al processo in tribunale, portò il filmato rimontato con Paik e con la regia di Jud Yalkut dei primi due movimenti di Opera Sextronique, nonostante la mancata autorizzazione della proiezione. Il processo si concluse con la condanna della violoncellista e l’assoluzione del regista.

Il rapporto fisico e quasi carnale tra il corpo e lo strumento è spesso centrale nelle performances di Charlotte Moorman senza per questo oscurare la sperimentazione creativa delle sue collaborazioni artistiche, in particolare nel 1969 con un nuovo spettacolo con la regia di Paik, TV Bra for Living Sculpture, nel 1974 a Basilea con l’esibizione, curata scenicamente dall’artista napoletano Giuseppe Desiato, dove viene spogliata e la sua nudità viene ricoperta di fiori e veli che s’intrecciano con gli effetti di ombre e luci. La sua continua sperimentazione con il suono e con il corpo ha aperto nuove porte al femminismo dell’epoca. ‘Mi identifico completamente col suo uso del corpo perché giocava totalmente contro il prevedibile erotismo del tempo’ dice Carolee Schneemann ‘lasciava confusi, era una cosa del tutto diversa, non si conformava all’aspetto pruriginoso del corpo femminile finalizzato al desiderio. Faceva qualcosa d’altro che disorientava e tradiva le aspettative tradizionali’.

Nonostante il tentativo della stampa di ingabbiare Charlotte Moorman nel personaggio di topless cellist, l‘artistaè rimasta invece famosa come musicista per aver inventato una nuova approccio di esecuzione che combinava rigore classico, improvvisazione jazz e esperimenti d’avanguardia, guidati da intuizione, audacia e amore per lo spettacolo. Guidata da un incrollabile interesse per il potenziale creativo innescato dalla collaborazione con artisti provenienti da diverse discipline, la sua esperienza artistica propone un modello alternativo di fare arte, orientato alla performance aperta e partecipativa che devia da concetti guida codificati dall’arte istituzionalizzata, come l’autorialità unica dell’opera d’arte e le modalità della sua fruizione. Fu anche e soprattutto in qualità di organizzatrice e creatrice di eventi in cui faceva convergere diverse forme d’arte che diede un incredibile contributo al panorama artistico degli anni Sessanta, meritandosi, per la sua militanza, il soprannome di “Giovanna d’Arco della Nuova Musica” datole dal compositore Edgar Varèse.

Nel 1963 Charlotte Moorman aveva fondato l’Annual Avant Garde Festival di New York, che già dalla sua prima edizione aveva presentato un incredibile mix di arte, performance, video e musica, ispirato dall’esperienza del gruppo Fluxus e con la partecipazioni tra gli altri di musicisti come John Cage e Morton Feldman. Nelle successive edizioni, 15 sino al 1980, vedranno la partecipazione tra gli altri di John Lennon,Yoko Ono, Ray Johnson, il visionario promotore della mail art, Alison Knowles, fautrice di un’azione scenica capace di interagire col pubblico sollecitandone la fruizione tattile e uditiva,Carolee Schneemann, artista femminista della prima generazione, vicina al neo Dada e alla Beat Generation, Richard Cory Kostelanetz, artista, critico e scrittore, Robert Delford Brown, pittore, scultore, filosofo definito come un William Blake contemporaneo. Le sue abilità relazionali le consentivano di ottenere dalle istituzioni governative locali i permessi per tenere i festival in luoghi pubblici molto trafficati, in modo da coinvolgere e rendere partecipe un vasto pubblico, ma ancor di più le sue capacità aggregative rendevano possibili quegli scambi tra artisti da cui nascevano spettacoli unici e innovativi. Come riconosce Carolee Schneemann: ‘Non saremo esistiti come comunità senza di lei. Dipendeva dalla sua visione e dal suo dinamismo che potessimo lavorare insieme e condividere quelle potenzialità inesplorate. L’hanno fatto succedere i suoi festival d’avanguardia, con tutta la loro caotica confusione. In quel contesto nasceva un lavoro rigoroso e splendido’.
Le numerose mostre a lei dedicate dagli anni Ottanta e dopo la sua morte nel hanno restituito la complessità e la grandezza innovativa di un’artista che è riuscita a distinguersi anche all’interno di movimenti d’avanguardia animati da talenti elevatissimi.
9 febbraio 1970
Il governatore della California Ronald Reagan viene contestato dagli studenti alla CAL Fullerton. In piena guerra del Vietnam è l’inizio di nuove rivolte studentesche.

Quel lunedì 9 febbraio segnava l’inizio del semestre primaverile all’Università e Ronald Reagan era venuto a parlare nella palestra della Cal State University, Fullerton davanti a 5.000 studenti. Il governatore era atteso non solo per rinfacciargli le sue posizioni d’appoggio all’escalation della guerra, ma per la sua intenzione di tagliare il budget per l’istruzione superiore e di iniziare a far pagare le tasse scolastiche, abolendo la gratuità dei corsi di studio. Appena prende la parola si becca la prima imprecazione seguita da continue interruzioni. Il futuro presidente USA finisce il suo discorso con un minaccioso “Zitti!”, che di lì a due giorni si tradurrà nell’arresto di due studenti, individuati attraverso i video di sorveglianza, David McKowiak e Bruce Church accusati di “interrompere una convocazione accademica”. Sono le prime persone ad essere imputate di una nuova legge repressiva appena introdotta in California: “disturbare la pace e la tranquillità con rumori forti e insoliti … e con l’uso di un linguaggio volgare, profano e indecente in presenza di donne e bambini”. La prima interruzione era stata effettivamente un sonoro Fuck you.

Due giorni dopo, circa 35 studenti del neonato Comitato per la Mobilitazione Studentesca hanno affrontato il presidente della CSUF Langsdorf nel suo ufficio. La sua difesa dell’operato della polizia trasforma la protesta in un incendio: 2000 studenti si radunano nel cortile per richiedere il rilascio degli arrestati, mentre gli uffici della direzione vengono occupati da una quarantina di manifestanti. Le manifestazioni si ripetono il mercoledì successivo ancora con migliaia di studenti in sciopero nei cortili e altri 500 a occupare tutti gli uffici amministrativi. L’occupazione di tutta la struttura è proclamata. Alle 23 la polizia antisommossa, arrivata in forze per sgomberare gli edifici, non trova nessuno. Per 20 minuti immobili gli agenti fanno dimostrazione di forza a dei muri su cui campeggiano fogli di carta da macellaio con grandi scritte come Free Bruce and Dave! e Time for the Revolution. Il giorno successivo gli studenti in sciopero riuniti in assemblea saranno 5.000 e gli uffici nuovamente occupati.

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