GIORNO PER GIORNO 6 febbraio
- Andrea Colombu
- 1 mar 2021
- Tempo di lettura: 6 min
Cronologia di storie della Beat Generation, della Controcultura e altro ancora.
6 febbraio 1967.
Fernanda Pivano presenta una nuova collana di manoscritti inediti di autori italiani vicini alla Beat Generation
Alla libreria Feltrinelli di Milano la critica e traduttrice Fernanda Pivano presenta un suo nuovo progetto per la promozione della giovane poesia beat italiana. L’idea è quella di editare alcuni dei numerosi manoscritti che le sono pervenuti dall’ottobre 1966 al febbraio 1967Una collana per le Edizioni di Libreria formata da volumetti da vendere a un prezzo bassissimo solamente nel circuito delle librerie Feltrinelli abbattendo così i costi di distribuzione. Il piano editoriale era in linea di continuità con altre precedenti pubblicazioni di Pivano e suo marito, l’architetto Sottsass, East 128 (dal numero della camera di Sottsass, ricoverato per un’infezione renale al centro medico della Stanford di Palo Alto) e Pianeta Fresco, rivista connotata dai temi della controcultura e del pacifismo. Fernanda Pivano aveva festeggiato l’arrivo del nuovo anno con un gruppo di giovani poeti, piena di fiducia nella possibilità che anche in Italia potessero affermarsi nuove voci e nuovi stili per una letteratura non condizionata da esigenze di compiacimento culturale ed economico.

Il 21 gennaio aveva partecipato a uno dei primi reading pubblici dell’emergente poesia beat italiana, a Lissone, nella falegnameria di Renzo Brugola, con ragazzi venuti da tutte le parti e una forte presenza di polizia in borghese. La sensazione che della serata ricavò non fu del tutto positiva. Nonostante lo sforzo di alcuni per fattive collaborazioni organizzative e di scambio, il reading si era concluso con un inverosimile bisticcio tra alcuni esponenti della scena nazionale. L’underground italiano mostrava le stesse pecche che voleva combattere nella cultura ufficiale, quella tendenza che metteva al primo posto l’ego dell’artista e la sottovalutazione di quello spirito libertario necessario per una proficua creatività collettiva. La stessa collana poetica presentata in quell’occasione si interruppe dopo la seconda uscita e ne rimasero fuori altri testi annunciati tra cui quello di Poppi Ranchetti, Sui cessi rotti della guerra, di Carlo Silvestro, Poesie quasi d’amore, di Pier Franco Mercenaro, I giardini di asfalto, e di tanti altri giovani poeti. Tra il 1966 e il 1967 si consuma la rottura tra Fernanda Pisano e la parte più politicizzata del movimento Beat italiano, con coloro che non ne amavano il lato estetizzante e in particolare con quelli che facevano riferimento a Mondo Beat.

L’appena nascente underground accusò la scrittrice di perseguire fini commerciali, di negare l’importanza delle rivolte degli studenti, partite da Berkley e quelle degli afroamericani dai giorni di fuoco a Watts (L.A.) nel 1965 in poi. Ma il suo pensiero non poteva non essere da tempo più che chiaro.

Così si era già espressa anni prima sulle pagine della sua rivista Pianeta Fresco a proposito dei suoi contenuti: “ I pensieri e le ricerche di cui si parla fanno parte di correnti molto larghe e molto diffuse nei giovani di tutto il mondo (dell’Occidente e dell’Oriente), insoddisfatti della pseudocostruttività dei modi tradizionali a tutti i livelli, sia quelli di governo, sia quelli culturali, educativi e così via. Cerca di esprimere, con i mezzi minimi a disposizione e in forma del tutto sganciata da qualsiasi tipo di struttura, l’insieme di questi pensieri e di queste ricerche, per offrire un’alternativa a quelle riviste che si lasciano condizionare dalle strutture politiche o accademiche o industriali o commerciali.
6 febbraio 1970
Articolo di Robin Morgan sulla rivista underground newyorkese Rat Subterranean News che ne rivendica l’occupazione da parte di Women’s International Terrorist Conspiracy from Hell e la gestione della testata in contrapposizione al machismo sessista della redazione.
La rivista, fondata nel marzo 1968 da Jeff Shero, Alice Embree e Gary Thiher, studenti e attivisti di Austin, Texas, già redattori di The Rag, in pochi mesi era arrivata a una grande circolazione pur con una scarsa vendita attraverso le edicole. Gli articoli, spesso durissimi,ma pieni di ironia si univano a campagne di tipo ecologista e a servizi accuratissimi da dentro i movimenti, a partire dall’occupazione della Columbia University e con interviste ai militanti degli Young Lords portoricani e nuyoricani, delle Pantere Nere, dei Brown Berrets,dell’AIM dei nativi americani, e dei Weathermen. Accusati di fiancheggiamento delle azioni più eclatanti di questi movimenti i suoi redattori erano stati più volte arrestati e interrotta la pubblicazione della rivista, fondatrice e aderente al gruppo di testate UPS (Underground Press SYndicate), la redazione aveva più volte potuto contare sull’appoggio degli altri giornali underground che ne avevano ospitato e rilanciato gli articoli. Ma la situazione economica era sempre stata quanto meno traballante, con impennate di vendite occasionali all’apparire di surreali scene con ragazze con tette in vista. Jeff Shero aveva provato a spiegarne il senso: “Il sesso è la merce magica a New York. Ogni volta che stampiamo un nudo sulla copertina la circolazione salta le cinquemila. Poi abbiamo raddoppiato la nostra tiratura. Ed è successo di nuovo, non del doppio ma con un aumento considerevole delle vendite: il giornale è andato esaurito in molte, molte edicole”. Robin Morgan, a nome delle donne dell’occupazione del giornale e del collettivo che inizierà a gestire il giornale scrive nel suo articolo Goobyeto All that: 2E così Rat è stato liberato, almeno questa settimana. E la prossima? Se glòi uomini tornano a riproporre le loro foto porno, i fumetti sessisti, le donnine nude in copertina (insieme alla retorica piena di condiscendenza sul loro essere a favore della Liberazione della donna… se questo succede le nostre alternative sono chiare: il controllo di Rat deve essere assunto permanentemente dalle donne, oppure Rat deve sparire. Perché Rat e non altri pornozines come East Village Other? Perché Rat, che ha sempre cercato di essere un giornale veramente RADICAL e insieme di costume, è un’altra cosa rispettoa quelli. E’ la maschera cooptativa sulla faccia dell’odio e della paura indossata da persone come si deve, che conosciamo e acui vogliamo bene, no?Ci siamo trovati di fronte a un nemico che è il nostro amico. Ed è pericoloso” La nuova redazione femminista trasformata la testata da in Women’s LibeRATion continuerà la linea politica della precedente redazione con nuovi articoli e servizi sui movimenti antagonisti e la controcultura.
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6 febbraio 2004
muore lo psichiatra Humphry Fortescue Osmond, esploratore della psiche e delle sostanze lisergiche, inventore del termine Psychedelic
“Gli schizofrenici sono soli perchè non possono far conoscere ai loro compagni cosa gli sta succedendo e quindi vengono isolati. Sono convinto che l’LSD-25, usata come psico-mimetico, ci permetta di studiare questi problemi comunicativi dall’interno e sviluppare nuove teorie sul funzionamento della nostra psiche”.

Nel 1952 Osmond e John R. Smythies, che lavoravano nel St. George’s Hospital a Londra, scioccarono la comunità medica internazionale mettendo in evidenza la somiglianza strutturale tra la molecola della mescalina e quella dell’adrenalina e avanzarono l’ipotesi che la schizofrenia fosse causata dal rilascio nel cervello di un allucinogeno probabilmente derivato dall’adrenalina. Per questo era necessario per capire lo stato di sofferenza del malato, occorreva assumerne il punto di vista, assumendo coscientemente sostanze capaci di alterare il sistema percettivo allargandolo, in particolare la mescalina,la psilocibina, sostanze naturali e LSD, l’acido lisergico sintetizzato nel 1938 dal dottor Albert Hoffman. Quando l’establishment della psichiatria britannica rifiutò la pratica e la loro teoria, Osmond e Smythies si trasferirono in Canada per proseguire le loro ricerche assieme al gruppo di Abram Hoffer (dal 1952 al 1961).
Osmond era alla ricerca di un nome in grado di evocare gli effetti dell’acido lisergico, per questo si mise in contatto con lo scrittore americano Aldous Huxley, tramite un amico comune. Così nel 1953 Osmond fece visita a Huxley, convincendolo ad assumere mescalina. Qualche settimana più tardi Huxley, che dell’esperienza parlòinThe Doors of Peception, mandò una lettera all’amico in cui proponeva il termine “phanerothyme”, dal Greco “mostrare” e “spirito”, includendo una rima: “To make this mundane world sublime/Take half a gram of phanerothyme”. [Per rendere sublime questo banale mondo, prendi mezzo grammo di fanerotima]. In tutta risposta, Osmond trovò più appropriato ed etimologicamente evocativo il termine“psychedelic”, cioè“che mette a nudo la psiche”, componendo per tutta risposta il primo esempio poetico per la nuova parola: “To fathom Hell or soar angelic/Just take a pinch of psychedelic”, proposto alla New York Academy of Sciences nel 1957.
Osmond scrisse: “L’azione del peyote non accentua l’io ma lo espande nell’io degli altri, con una sempre più profonda empatia o sentire-dentro. L’io si dissolve e nel dissolversi si arricchisce…”. Se l’alcool causa una trascendenza discendente, il peyote invece una ascendente. La mescalina produce visioni e apre porte che per la maggior parte delle persone erano chiuse.”
Alla fine degli anni Cinquanta Osmond sperimentò il trattamento degli alcolisti con LSD e riferì di aver avuto successo nel 50% dei casi. Uno dei suoi pazienti fu Bill W., uno dei cofondatori di Alcolisti Anonimi. Di grande apertura mentale, curioso e amante dell’avventura, partecipò a cerimonie della Native American Church, nel corso delle quali egli stesso ingeriva il peyotl. (vedi la lotta dei nativi e l’azione di resistenza dell’attivista navajo Mary Attokai nella seconda scheda del blog del 1° gennaio
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