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GIORNO PER GIORNO - 4 gennaio

Cronologia di storie della Beat Generation, della Controcultura e altro ancora


4 gennaio 1967

Esce The Doors, primo album dell’omonima band di Jim Morrison, Robbie Krieger, John Densmore e Ray Manzarek. Registrato nel 1966 al Sunset Sound Recorders, Hollywood, California, e prodotto da Paul A. Rothchild, il disco contiene il brano Ligth my fire che li porterà alla popolarità quando uscirà in aprile in una versione “Da 45 giri” ridotta di ben 4 minuti. Si schiudono le porte della percezione: William Blake e Aldous Huxley presiedono dall’alto l’opera che porterà la poesia ad essere patrimonio collettivo e rito di ribellione e condivisione.

“Liberami dalle ragioni per le quali preferiresti piangere, preferirei volare. Deliver me from reasons why you’d rather cry | I’d rather fly” (The Chrystal Ship)

“Oggi l’unica politica ragionevole per gli stati della Terra è quella di aprire altre e migliori ‘porte nel muro’ con la speranza che l’essere umano ambisca a nuovi stili di vita per sé e per gli altri. Le nuove ‘porte’ potranno essere sociali, tecnologiche, educative, dietetiche: quello di cui abbiamo bisogno è una nuova sostanza capace di alleviare le sofferenze della debole razza umana e di produrre cambiamenti interessanti e significativi nei nostri stati di coscienza” Aldous Huxley “The Doors of perception”


4 gennaio 1966

I Velvet Underground, notati da Andy Warhol durante uno dei loro primi concerti a dicembre al cafè Bizarre di New York, provano nei locali della Factory per la prima volta con Nico come vocalist.

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