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GIORNO PER GIORNO - 1 gennaio

GIORNO PER GIORNO - Storie della beat Generation, della controcultura e altro - 1 gennaio



1 gennaio 1953

Kerouac e Ginsberg hanno passato la notte assieme, passando da una festa all’altra, completamente ubriaco il primo, ma non depresso come il secondo. Finirono nello studio di registrazione di Jerry Newman ad ascoltare jazz. Allen è in vena di confidenze, gli pare impossibile che nonostante il grande giro di amicizie, facile attivarle per la sua estrema socialità, non riuscisse ad avere vicino a sé un vero amore. “Sono mesi senza fare l’amore”. All’alba tornarono in taxi a casa di Allen. Purtroppo Jack era troppo bevuto per affrontare un discorso sia personale, sia sul nuovo libro “Maggie Cassady” che Allen aveva appena letto, dove l’amico affrontava il ricordo di una storia d’amore di gioventù con Marie Carney. 1 gennaio 1967 Il Panhandle di S. Francisco è un parco che sorge su una striscia di terra lunga tre quarti di miglio e larga quanto un isolato. Due strade lo attraversano, una ciclabile. Sorge su un terreno un tempo formato da palude e dune di sabbia e destinato a parco con un lavoro di recupero dello spazio avviato nel 1870 dal ventiseienne ingegnere civile William Hammond Hall (1846-1934), primo ingegnere statale della California. Roba tosta da fare: far crescere piante sulla sabbia voleva dire trovare delle colture che potessero adattarsi a una terra importata e appena poggiata, col vento proveniente dall’Oceano a far da guastafeste. Tentativi su tentativi e poi il successo. Una coltivazione d’orzo che permise la stabilizzazione del terreno e successivamente di poter ospitare piante della zona, capaci di una crescita veloce e dotate di radici non profonde, come l’eucalipto, i pini e i cipressi di Monterey. Un parco di cui i cittadini erano giustamente orgogliosi e assolutamente legati. Negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso fu proposta la sua eliminazione per sostituirla con un tratto di autostrada, suscitando l’opposizione concreta dei cittadini che ne impedirono l’insana attuazione. Quale miglior posto per le attività per i Diggers attivisti culturali e sociali? Reading e distribuzione di pasti, happening, iniziative contro la guerra e la repressione. Il primo dell’anno i Diggers e gli Hells Angels, come annunciato pubblicamente due giorni prima, sono al parco per una manifestazione di protesta che hanno chiamato "New Year's wail", più un grido che un lamento, per l’arresto di due Angels, Chocolate George e Hairy Henry avvenuto durante una delle azioni più clamorose dei Diggers, la Death Money Parade, avvenuta il 17 dicembre. L’evento programmato per le due del pomeriggio vede tra gli altri la partecipazione di alcune delle band più popolari: Big Brother and the Holding Co., Buddha and the Wildflower, the Chamber Orkustra. Il giorno successivo la notizia appare sulle colonne del S. Francisco Chronicle a firma David Swanston col titolo "Angels Join the Hippies for a Party", 1 gennaio 1943 Jack Kerouac a proposito del progetto di scrivere un romanzo, scrive a Bill Ryan, un amico che sarebbe morto in mare prima che la lettera gli arrivasse: “Racconterò un casino di cose, l’amore, la tribolazione delle generazioni, la guerra, il mare, i paesi stranieri…”. Il giovane Jack congedato dalla Marina Militare si è arruolato in quella mercantile. Ha sete di orizzonti, desiderio di oltrepassare i confini artificiali degli stati, trovare nel movimento e nella mobilità la soddisfazione dell’ansia di ricomporre poeticamente la visione degli spazi immensi del mare, quanto delle distese pianeggianti dell’America. Come stare dietro all’autore di Moby Dick, che chiamava “Il nostro Melville”, l’uomo da imitare che aveva definito le baleniere del Pacifico in cui si era imbarcato, le proprie Harvard e Yale. Anche Kerouac, lasciata la Columbia University, credette di trovare in mare la propria università. Il romanzo sarebbe stato “The Sea is my brother”.

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