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GIORNO PER GIORNO 5 aprile - Ciccone Youth: le ombre e la polvere

5 aprile 1988

 

Incisione di Withey Album dei Ciccone Youth: gioco situazionista in onore di Madonna da parte dei Sonic Youth con Mike Watt (dopo lo scioglimento dei Minutemen per la morte di D. Boom), Greg Ginn dei Black Flag e Jay Mascisc dei Dinosaur JR



Thurston Moore, chitarrista dei Sonic Youth, la più rumorosa art r’n’roll band nel momento in cui descrive il progetto parallelo dei Ciccone Youth ha le idee chiare per illustrarne l’anima dada/situazionista “..non c'era un piano d'azione. L'unico obiettivo era quello di resistere un altro giorno. A noi tutti piace sperimentare, far casino e far cazzate”.


Tutto aveva avuto inizio due anni prima, o forse tre, otto, dieci.


Il caso, le circostanze, i cattivi incontri, i peggio maestri, chissà: dietro al giocoso tributo alla Regina, Madonna Ciccone, s’intravedono le ombre di Glenn Branca e di William Burroughs, il fantasma di D. Boon, proiettarsi da uno spiraglio nella club culture mentre sul palco del Danceteria Junichiro Tanizaki per nulla invecchiato legge un brano dance dal suo saggio del 1933 In Praise of Shadows in cui spiega che gli occidentali attraverso la loro arte e il loro approccio alla vita cercavano di "esporre ogni pezzetto di sporcizia per sradicarlo", mentre i giapponesi credevano che la bellezza nell'arte derivasse dalla sua "relazione con la vita", pur incarnando il fatto che "i nostri antenati costretti a vivere in stanze buie scoprirono che la bellezza proveniva dal bagliore della sporcizia ". Parla di un amore orientale per l'arte, l'architettura che portava "i segni di sporcizia, fuliggine e tempo ... che richiama alla mente il passato che li ha creati".


Le luci della discoteca fanno danzare la polvere della sala con un trucco che rende fosforescente l’invisibile e i Sonic Youth ammaliati dai suggerimenti di William Burroughs si fanno prendere dal contrasto di luce e ombre: sovrapposizioni di voci, suoni, apparentemente casuali, attraverso il campionamento, praticato decenni prima dallo scrittore con un semplice magnetofono. Gioco di luci e ombre come sperimentato da Burroughs con la Dream Machine dei suoi amici Brion Gysin e Ian Sommervile.


La formazione dei Ciccone Youth (Sonic Youth più Greg Ginn e Mike Watt) avrebbe dovuto incidere solo un singolo con le cover di Into the Groove (hit planetario composto da Stephen Bray e Madonna) e Burnin' Up ma, visto il successo riscosso, soprattutto in UK, e le pessime critiche ricevute sui giornali musicali di ogni continente, perché non continuare? Si dà per certo che la stessa Madonna che aveva conosciuto i componenti della band anni prima, ne avesse approvato l’artwork e accolto con ironia il gioco di decostruzione operato.


I critici avevano bollato i due brani incisi nel 1986 come “barzellette mal raccontate”, “operazione auto- indulgente”, “pretenzioso”, “cattivo gusto” e per i puristi dell’irriducibilità del rock’n’roll “tradimento”. Così, i Sonic Youth avevano iniziato a seminare false piste e propositi strabilianti mentre ancora lavoravano al nuovo doppio album, Daydream Nation, una sorta di veglia con requiem per la società americana che continuava a sognare a occhi aperti, mentre l’incubo prendeva corpo. La voce che circolava, alimentata da loro stessi, annunciava un lavoro contemporaneo per un’intera rilettura del Withe Album dei Beatles, o forse addirittura una sonorizzazione dell’Ulisse di James Joyce.


Simon Reynolds, storico della musica e dei comportamenti giovanili, tra i più importanti e attenti critici musicali, su di loro aveva scritto: “Se mai una band meritasse un approccio espansivo che superi i limiti del formato rock-biografico, sono i Sonic Youth, una delle rock band più pretenziose (lo uso come un complimento) dell'ultimo decennio. I Sonic Youth hanno sempre consapevolmente mirato a rifrangere lo spirito del tempo nel loro turbinio di rumore; sono avvoltoi della cultura che saccheggiano sia l'avanguardia che la spazzatura in cerca di bocconi di ispirazione. Nonostante la puerile ammirazione della band per la spensieratezza dei delinquenti adolescenti e degli psicopatici, questa non è una band stupida; questa è una band istruita.”


Kim Gordon, bassista della band, era stata collaboratrice di riviste d’arte, e la sua conoscenza delle opere degli illustratori della scena underground si riconosce nella scelta di affidare la realizzazione delle copertine dei propri album ad artisti come Raymond Pettibon e Mike Kelley.


Nel 1978, Thurston Moore, allora diciannovenne, era presente alla prima Nova Convention, per William Burroughs organizzata dal Village Voice, documentata da James Hamilton. “Credo che William Burroughs”, ha detto il chitarrista, “sia sempre riuscito in un certo senso ad avere uno sguardo che andava molto al di là di ciò che si vede a occhio nudo. Il suo interesse per tutti quei sistemi escogitati dal Controllo, nel mondo fisico, come in quello metafisico, ha trasportato queste idee che erano profondamente radicate nella realtà e che allo stesso tempo rasentavano la fantascienza, in luoghi del tutto nuovi. E’ stato sicuramente uno degli scrittori più “esoterici” e “fuori”di sempre, da un certo punto di vista personale e dall’altro molto politico”.


Da subito la stesura dei brani, l’uso della distorsione, i feedback ripetuti, e l’accostamento di suggestioni letterarie, la fantascienza e soprattutto Philip K Dick, si fondono con lo stile cut up di Burroughs, più volte sentito, interrogato e accompagnato musicalmente in readings e registrazioni.


Anni prima per i componenti della band, ancora non formata, erano stati fondamentali l’incontro e l’influenza di Glenn Branca, musicista sperimentale, con alle spalle esperienze teatrali derivate dalla pratica di Antonin Artaud, attivo nel giro dell’avanguardia sonora e scenica di New York. Glenn Branca, in perfetto stile Artaud parlava di ricerca sonora e della sua funzione come strumento di trasformazione dell’arte e della vita: “Siamo fisicamente incapaci di ascoltare qualcosa di nuovo. Non esiste musica o buona o cattiva in assoluto, siamo noi a fissare questi standard.”


“Ho letto gli articoli che vennero scritti su Wagner alla fine dell’Ottocento. Come era possibile che qualcuno definisse quella musica “rumore orribile, caos gracchiante o schifezza primordiale”? Ora per noi è quasi musica di sottofondo. Eppure ai tempi qualcuno lo percepì come un rumore assordante”


Le sue incursioni sonore, con le sue band i Theoretical Girls e Static e le sue concezioni rumoriste ed estreme trovano terreno tra la nascente scena No Wave di New York, che comprende nuove e variegate tendenze anti commerciali, ma popolari nei locali di Manhattan. Al di fuori di quel circuito, sul finire degli anni Settanta le provocazioni artistiche di Branca sono però un universo alieno. “Nessuno era pronto per questa musica”, ricorda l’altro chitarrista dei Sonic Youth, Lee Ranaldo , “nessuno era preparato per quello che stava per accadere. Era più che impressionante... Era arte”. L’arte di Glenn Branca trova per sé nuovi spazi e le sue composizioni Ascension e le Lessons aprono nuovi spazi per l’avanguardia e nuove band.


Attraverso Branca, Ranaldo entra in contatto con un altro chitarrista che ama l’avanguardia, Thurston Moore. I due, con la fidanzata di Moore, Kim Gordon, decidono di formare nel 1981 i Sonic Youth. Nato dalla sua visione artistica e musicale, il gruppo incide il primo ep proprio per un marchio discografico da lui creato, la Neutral Records.


Mike Watt era stato il bassista dei Minutemen, tra le band più innovative, creative, politiche e seminali americane a cavallo tra la fine dei’70 e gli inizi degli anni ’80. Un trio anomalo in tutto, dentro il circuito punk-hardcore, ma musicalmente in bilico tra attitudine punk, ricerca, folk, sperimentazione e passioni rock. Una band la cui solidità artistica e il rispetto che otteneva aveva pari solo nella fraterna collaborazione artistica e umana dei suoi componenti. La morte per incidente stradale di uno dei componenti, D. Boon, aveva posto fine all’attività del gruppo e buttato in una profonda depressione i due elementi rimasti. Mike Watt incontra allora i Sonic Youth mentre stavano registrando il loro album Evol sulla costa orientale. In viaggio attraverso il paese con Kira Roessler (ex bassista dei Black Flag, compagna di band nei Dos e per un certo tempo sua moglie), Thurston Moore e Kim Gordon gli propongono di collaborare, facendogli registrare il basso su alcune delle canzoni dell'album.


Nelle note di copertina Watt dice che è stata la prima volta che ha preso in mano il basso dalla morte del suo migliore amico e poi: “Kira è stata la prima persona che mi ha fatto innamorare di Madonna forse nella primavera del 1985. Suonava il basso per i Black Flag e i ragazzi della band volevano che si vestisse bene poiché tutti la confondevano per un ragazzo nei tour . A maggio i Minutemen hanno fatto una settimana nel sud-ovest con i Black Flag e ho saputo di Madonna. Kira stava studiando alla UCLA, l’Università di Los Angeles. mentre era nella band. I simboli che stavano tramontando erano così intensi e nuovi per me che ho ceduto. Come ha detto Kierkegaard "La fede è come un telescopio, capovolto" e così ho iniziato a "capire" il mio universo in termini che erano più simili a parole che sanno di cibo o qualcosa del genere. Qualcuno ha detto qualcosa sul "modello di comportamento" e Kira ha riso, come se i giorni di merda potessero essere così fottutamente semplici o stupidi. Kira ha dovuto fare un tirocinio a Yale, quindi l'ho portata in Connecticut. Mi sono fermato a New York e sono rimasto con Thurston e Kim per una settimana. Stare alzati fino a tardi sdraiati sul divano con una coperta a parlare e parlare” E una sera era nata l’idea di fare insieme un’altra band, tra gioco e risate. Nasce così l’idea dei Ciccone Youth, pensato solo come ludico esperimento sonoro impreziosito dalla composizione precedente di Watt Burn up.


Il tutto sarebbe potuto facilmente rimanere un oscuro scherzo musicale come MinuteFlag, la collaborazione sperimentale poco conosciuta di Watt con i membri dei Black Flag a metà degli anni '80”, scrive ancora il critico Simon Reynolds. Ma lo scherzo, come abbiamo visto va avanti e il Withey Album dei Ciccone Youth comprende riecheggiamenti karaoke, accenni di rap, voci registrate e sovrapposte, rumorismi e Kim Gordon che intona Addicted to Love di Robert Palmer, registrato in uno stand di karaoke in un centro commerciale e i pezzi già inclusi nella precedente incisione.


Ritorniamo sul palco su cui eravamo all’inizio del racconto. Il gioco di luci colora fluo la polvere, coi Sonic Youth ci sono Mike Watt, Kira, altri della formazione originale dei Black Flag, i Dinosaur Jr al completo, mentre D. Boon danza con Madonna Ciccone, William Burroughs aziona la Dream Machine.


Junichiro Tanizaki finisce di leggere un brano dal suo Elogio delle ombre e salta le parole “Noi orientali” e declama:"Troviamo la bellezza non nella cosa in sé, ma nei modelli di ombre, la luce e l'oscurità, che una cosa contro l'altra crea."


Ciccone Youth: Into the Groovey


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