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GIORNO PER GIORNO 27 giugno - "Documenta 4" sotto accusa

27 giugno 1968

Documenta 4 sotto accusa


A Kassel in Germania inaugura la quarta edizione di Documenta, dove si respira lo stesso vento di protesta che sta scuotendo il mondo per chiedere a gran voce un cambiamento totale.



Presentata dal direttore Arnold Bode e dal comitato organizzativo come “la più giovane edizione di sempre”, Documenta 4 presenta una selezione di artisti e di opere che intendono rinnovare lo spirito dell’evento rispetto alle precedenti edizioni. Documenta era stata concepita nel 1955 per colmare il ritardo culturale e artistico che affliggeva la Germania a partire dalla Seconda Guerra Mondiale. Per questo le prime tre edizioni si erano concentrate su una selezione di opere e artisti che testimoniassero quanto era successo nel panorama artistico europeo e internazionale negli anni precedenti. Nel 1968 i tempi erano maturi perché Documenta si incaricasse di rappresentare l’arte contemporanea, quella degli anni Sessanta, senza guardare più ai decenni passati.



L’intenzione di riflettere lo spirito del tempo e di portare al pubblico tedesco le forme più contemporanee d’espressione artistica si concretizzò nel selezionare prevalentemente artisti della Pop Art, del Color Field Painting e dell’astrazione post-pittorica, di Op Art e Minimal Art. Spesso le loro opere si caratterizzavano anche per le grandi dimensioni, come per Fire Slide di James Rosenquist, Big Modern Painting di Roy Lichtenstein, The Great Love di Robert Indiana e Great American Nude No. 68 di Tom Wesselmann.



Se l’intenzione era quella di portare al pubblico le tendenze più contemporanee del panorama artistico mondiale, il risultato della selezione operata dal comitato consultivo fu che dei 149 artisti presenti ben 50 erano americani, aspetto per il quale Documenta 4 venne soprannominata “Americana”. Nell’epoca delle proteste contro la guerra in Vietnam e della resistenza al colonialismo culturale americano una scelta del genere non poteva che essere controversa, in luce dei recenti scontri violenti tra movimento studentesco mobilitatosi in protesta contro la Biennale di Venezia e le forze dell’ordine pochi mesi prima.



La protesta contro il taglio curatoriale di Documenta 4 era anche interna agli artisti stessi, molti dei quali minacciarono in anticipo di ritirare le loro opere dalla mostra se il comitato organizzativo non avesse apertamente affrontato la questione. Nel giorno inaugurale la conferenza stampa venne animata da una protesta guidata dagli artisti Wolf Vostell e Jörg Immendorf, nel corso della quale Vostell indossò una benda per inscenare la cecità di chi dalla selezione aveva escluso l’innovazione artistica di Fluxus, happenings, di tutta la performance art e comunque di tante proposte artistiche maturate in Europa. La presenza di Joseph Beuys coi suoi ambienti che rivoluzionavano l’idea di scultura e installazione e di altri artisti innovativi del panorama europeo non era sufficiente a controbilanciare la predominanza americana.



Nonostante le controversie, Documenta 4 dedicò spazio anche a certe forme d’arte ambientale, come Roxy’s di Ed Kienholz che riproduceva l’interno di un bordello in cui i visitatori potevano muoversi liberamente. Inoltre si apriva a nuove espressioni della scultura mobile e ad un nuovo modo di presentarle libere nei giardini esterni. Di notevole impatto fu l’installazione di 5600 Cubicmeter Package di Christo, una struttura gonfiabile senza scheletro e alimentata da un complesso sistema ad aria alta 85 metri e di 10 metri di diametro, operazione che richiese diversi tentativi falliti e che venne completata il 3 agosto. La forma fallica dell’imponente scultura mobile che svettava ed era visibile da molto lontano diede luogo ad una serie di maliziosi nomignoli.



Uno dei contributi più importanti di Documenta 4 venne dall’istituzione della ‘Scuola per Visitatori’ organizzata da Brazon Brock. Visto l’ampio respiro delle forme d’espressione artistica accolte in mostra, diverse per concezione, uso dei materiali e questioni teoretiche di cui erano intrise, era impensabile che il pubblico potesse apprezzare secondo i tradizionali modi con cui si accostava all’arte. Vennero dunque organizzati dei laboratori nel corso dei quali i visitatori venivano informati ed educati sulla natura dei nuovi linguaggi che si trovavano ad incontrare.



Documenta 4 fu la prima edizione ad avere un pubblico di massa e a fare un vero profitto.


Joseph Beuys a Documenta 4



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