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GIORNO PER GIORNO 27 febbraio

Cronologia di storie della Beat Generation, della Controcultura e altro ancora.


27 febbraio 1973

200 Oglala Lakota Sioux armati occupano Wounded Knee nella riserva indiana di Pine Ridge, Sud Dakota


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Era una mattina fredda di un inverno freddo quando un folto gruppo di Oglala Lakota e attivisti AIM, American Indian Movement arrivarono nel villaggio di Woonded Knee per occuparlo e difenderlo in armi per protestare contro la corruzione dell’Ufficio per gli affari indiani, il tentativo di esproprio dei loro territori, la discriminazione dei popoli nativi. Era un giorno freddo come il 28 dicembre 1890, giorno dell’eccidio nel medesimo luogo di 120 uomini e 230 tra donne e bambini della tribù Sioux Miniconjou che furono portati sulla riva del fiume e messi sotto il tiro di due mitragliatrici.


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La gente del villaggio aveva chiesto agli attivisti AIM di appoggiare la loro lotta contro le manovre del corrotto presidente tribale Richard Wilson favorevole alla vendita delle montagne sacre, le Black Hills e all’estrazione mineraria nel territorio nonostante l’avvelenamento delle acque che le sostanze chimiche utilizzate producevano. Si trattava di difendere la sacralità del legame con la terra e insieme la dignità e la cultura dei nativi calpestata in nome dello sfruttamento economico.

“L’uomo bianco potente continua a vedere la sua unica realtà di banche, negozi, luci, traffico… strade piene di poliziotti e prostitute, di gente dalla faccia triste, che corre per arrivare in orario. Ma la vera realtà della vita è altra”, disse Leonard Crow-Dog, uno dei capi spirituali dell’American Indian Movement.

Mary Crow Dog Brave Bird che assumerà anche il nome di Ohitika Win – Donna Coraggiosa quando partorirà suo figlio a Wonded Knee, dall’età di sedici anni era diventata militante della giovane organizzazione dei nativi. Aveva partecipato nel 1972 alla carovana che aveva attraversato il paese sino a Washington per denunciare i Trattati infranti dai governi."I piccoli insediamenti in cui vivevamo - He Dog, Upper Cut Meat, Parmelee, St. Francis, Belvidere - erano luoghi senza speranza dove corpi e anime venivano distrutti a poco a poco. Le scuole hanno lasciato molti di noi quasi analfabeti. Non ci è stata insegnata alcuna abilità. Il terreno è stato affittato ad allevatori bianchi. I lavori erano quasi inesistenti nella riserva e, al di fuori della ricerca, i bianchi non assumevano indiani se potevano farne a meno. A quindici anni fui violentata. Se avete in mente di nascere assicuratevi di nascere bianchi e maschi, gli stupri nelle riserve sono una grande tragedia, le vittime sono esclusivamente ragazze indiane di sangue puro (full blood) troppo timide e spaventate per fare denuncia. Sino a pochi anni fa, lo “sport” preferito dagli sbirri bianchi, statali e federali, consisteva nell’arrestare giovani donne indiane con l’accusa di ubriachezza e disturbo (anche se erano del tutto sobrie) così da poterle portare nel reparto ubriachi delle loro prigioni dove le violentavano. Talvolta invece costringevano le ragazze ad entrare nell’auto della polizia, per portarle in piena prateria e dimostrare cosa sa fare un uomo bianco. Appena terminata la violenza gettavano via la ragazza fuori dall’auto e sgommavano via… Così la ragazza appena stuprata doveva fare 10-15 km a piedi per tornare a casa”.


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La scintilla che aveva accelerato i tempi dell’azione di protesta era stata la violenza della polizia della cittadina dal non benevolo nome Custer contro una donna Lakota, Sarah Bad Heart Bull che protestava contro il rilascio dell'assassino di suo figlio, Wesley. I militanti dell’American Indian Movement, si erano fatti carico anche di questa ennesima ingiustizia e arrivati nella riserva di Pine Ridge, con le famiglie presero possesso dei luoghi, dei tristi negozietti di finti souvenir, fortificando le entrate e organizzando una nuova vita sociale collettiva.

L’ondata di ribellione che da metà anni Sessanta aveva attraversato i comportamenti e la cultura dei giovani, degli studenti,degli afroamericani e dei latinos, nel ‘68 era arrivata anche nelle riserve dei nativi americani dando vita nel 1968 all’AIM, American Indian Movement inizialmente solo un movimento spirituale che rivendicava il ritorno alle origini con la pratica delle antiche tradizioni da sempre contrastate e represse, per contrastare la cristianizzazione forzata, ma che ben presto si è andato radicalizzandosi per combattere la discriminazione, la sterilizzazione delle giovani donne e lo sfruttamento e sottrazione del poco suolo a loro rimasto con i trattati, anch’essi da sempre disattesi.Prima che arrivasse AIM, le persone non avevano i capelli lunghi, le persone non avevano il loro orgoglio indiano", ha detto Mary Crow Dog Brave Bird. “Tutti sono stati assimilati. Queste persone continuano a condannare le persone AIM, ma ora stanno facendo i balli del sole. Prima, nessuno lo faceva perché tutti erano cattolici e nessuno conosceva i modi indiani fino a quando non arrivò il popolo dell'AIM. Ora stanno molto meglio”.

La solidarietà con gli occupanti di Woonded Knee travalica lo stato del Sud Dakota e gli altri stati americani e in parallelo il governo americano mette sotto assedio il villaggio, taglia la fornitura elettrica e impedisce l’arrivo di rifornimenti, chiude le strade e mobilita l’esercito per accerchiare la protesta.

71 giorni di resistenza che si conclusero con un bilancio complessivo di due morti e una decina di feriti tra gli occupanti e due militari USA feriti gravemente; altri dodici occupanti, usciti dalla riserva in cerca di viveri, risultarono dispersi, probabilmente sequestrati e fatti sparire dalle squadracce armate che fiancheggiavano le forze di polizia e i militari. Dozzine di arresti e processi e altre sparizioni ed esecuzione furono la vendetta del potere, del governo e del corrotto Wilson tornato a occuparsi degli affari tribali.


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La stessa Mary Crow Dog Brave Bird fu arrestata assieme ad altri dirigenti AIM come Russell Means e Dennis Banks. Le fu sottratto il bambino e impedito di allattarlo. Racconterà la sua militanza in due bellissimi libri da cui verrà tratto il soggetto di un film prodotto da Jane Fonda. Anche suo marito alcuni anni dopo sarà arrestato e condannato a una lunghissima pena detentiva. Come Leonard Peltier vittima di uno dei processi più ingiusti della storia americana e ancora in carcere, nonostante i ripetuti appelli di Amnesty International, milioni di firme e la presa di posizione per una revisione del processo da parte di personalità della cultura, della spiritualità, della scienza e della politica di tutto il mondo.

FREE LEONARD PELTIER!!


27 Febbraio 1967 Arnold Layne, magico brano di un geniale Syd Barrett, viene registrata ai Sound Techniques Studios di Chelsea,Londra. È la prima incisione dei Pink Floyd.


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La band aveva suonato solo pochi giorni prima all’Ufo Club dell’impresario e produttore Joe Boyd con tutto l’armamentario di illusorie luci ondeggianti e psichicamente destabilizzanti. Era un derivato scenico della lezione di Ken Kesey per cui non era la sostanza, l’Lsd, a promuovere un buon trip, ma la personale disposizione e il desiderio di ciascuno, che, nell’occasione delle esibizioni dei primi Pink Floyd si associava alla rivisitazione della formidabile invenzione dello scrittore Brion Gysin e dal suo amico Ian Sommerville, la dream machine sperimentata con William Bourrougs. Erano stati i primi a studiarne gli effetti scenici e la risposta del pubblico e del resto per Syd Barrett e per Roger Waters la scuola era quella dei vecchi beat.

Agli inizi di questo nuovo secolo Roger Waters raccontava l’inizio della storia in un’intervista alla rivista musicale inglese Mojo: “Syd e io ci siamo incontrati a Oxford in una classe d’arte del collegio Homerton. Avevo 8 anni e lui sei. A sedici anni abbiamo cominciato a suonare la chitarra insieme e dopo un po’ ci siamo avvicinati alla letteratura americana del periodo, Sulla Strada di Kerouac e i poeti beat come Corso e Ginsberg”.

Joe Boyd, primo loro produttore e successivamente di Nick Drake, Fairport Convention, Incredible String Band sino a e Billy Bragg e 10.000 Maniacs, band di Natalie Marchant dal nome burroughsiano, ricorda il loro incontro Li vidi alle prove prima del loro concerto di beneficenza per la London Free School nel settembre del 1966. La qualità che mi colpì immediatamente in loro fu l’originalità e le grandi canzoni. Non pensai subito che avessero la stoffa per diventare stelle del rock: suonavano bene, mi piaceva la loro musica. Non avevo bisogno di altro”.

“In quel periodo Syd scriveva molte canzoni, Joe Boyd le sentì, mettemmo insieme un po’ di soldi e andammo ai Sound per registrarla. John Woods, il tecnico del suono, fece un ottimo lavoro, e da lì venne il nostro primo singolo ‘Arnold Layne’, ricorda Roger Waters e Joe Boyd: “Fu una decisione collettiva, mia, del gruppo e dei manager Andrew King e Peter Jenner. Entrammo nei Sound Technique Studios di Chelsea e registrammo la canzone e il suo lato B, Candy and a Currant Bun. Interstellar Overdrive e Matilda Mother sono state suonate e registrate dopo, durante le sessioni di incisione per il primo album presso la Emi. Ma i miei giorni con il gruppo erano già finiti. La casa discografica voleva usare un produttore britannico e legato all’etichetta”.


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