GIORNO PER GIORNO 25 aprile - appiccica il messaggio!
- Andrea Colombu
- 25 apr 2021
- Tempo di lettura: 4 min
25 aprile 1967
Appiccica il tuo messaggio!

A volte a frugare nelle pagine delle lettere dei giornali (underground) di un tempo e fra gli annunci economici si trovano delle cose interessanti che riescono a raccontare bene il clima e quanto succedeva. A volte meglio di un articolo.

La maggior parte dei giornali underground americani settimanali degli anni ‘60 uscivano il venerdì raccontavano avvenimenti della settimana, annunciavano mobilitazioni, concerti, iniziative per il weekend e gli appuntamenti per quella successiva. Qualcun altro preferiva uscire a inizio settimana, con la data di martedì ma essere già in distribuzione il lunedì e coprire interamente la settimana passata e quella in corso.
Comunque sia, in generale quei giornali sono una delizia da sfogliare anche a distanza di tanti anni e anche on line, per le invenzioni grafiche e l’impaginazione spesso volutamente caotica e d’impatto. A volte con la tipica multi-colorazione a sfumare sia dello scritto che delle immagini oppure con il recupero di decò e figure ottocentesche rielaborate con tecniche da collage prese in prestito dalle avanguardie artistiche dada, surrealiste, fluxus. E anche le pubblicità hanno lo stesso stile. Botteghe artigiane, grafici, importatori di tessuti esotici, materiali da fumo, concerti, spettacoli si sbizzarriscono nella grafica o nel testo.

Spesso si trova la pubblicità di badge e spillette con slogan da indossare ed esibire ovunque possano creare scompiglio e adesivi da acquistare per posta o da trovare in alcuni negozi underground delle grandi città. A fine anni ‘60 gli stickers sono diventati una vera mania. Sono belli, comunicativi, diretti, sia che rechino frasi o immagini o entrambi. Facili da appiccicare possono essere attaccati scherzosamente nella stanza del preside della facoltà, in caserma, oppure su borse, sui paraurti della propria macchina.
A volte la polizia fa irruzione, come succedeva a San Francisco al Free Shop o nelle librerie di Haight Asbury, e li sequestrava con l’accusa di oscenità se comparivano parole proibite come fuck e arrestava i commessi. A volte non capivano di che argomento trattavano e cercavano di informarsi. Molto diffuso e ben esposto dalle ragazze californiane era l’adesivo con solo scritto cunnilingus per rivendicare la libertà negata di aver rapporti fisici non direttamente legati alla procreazione. Una serie di stati aveva ancora in vigore leggi che punivano pratiche sessuali che sconfinassero dalla posizione del missionario. È divertente leggere tra le lettere di alcuni giornali underground le spiegazioni esilaranti date dalle candide ragazze fermate da poliziotti e sceriffi. (“Sa, quella che volta che col mio ragazzo non avevamo il preservativo…”).

Ma gli adesivi possono essere anche di altro genere, irridenti, sloganistici, icastici, stocastici, mistici. Ci sono grafici che colgono le tendenze e le rilanciano. Un annuncio uscito il 25 aprile del 1967 in un giornale underground di Chicago, ripreso da altre pubblicazioni in Illinois e anche in Indiana propone la vendita in blocco di un bell’assortimento.
I primi consigli: Dove appiccicarli? Nella porta di casa per far contenta la propria mamma oppure sulla porta della mamma della tua ragazza, del tuo ragazzo. Ci sono dei classici come Fare sesso prima delle finali di atletica (o degli esami) e Risparmia l’acqua, fai la doccia con un amico. Ci sono quelli contro la guerra Kill for peace come cantano i Fugs di Ed Sanders e Tuli Kupferberger, e La guerra è un buon affare, investi tuo figlio. Qualcuno se la prende col governatore californiano: Metti sotto accusa Reagan e con il presidente USA Lindon B. Johnson con Sterilizza LBJ, niente più brutti bambini. Un altro invoca all’università la presenza di John Pyne, il popolare conduttore televisivo che ha avuto la bella idea di ospitare in trasmissione lo sballatissimo Paul Krassner, direttore di The Realist, e co-responsabile di vari lisergici Trip-in con Ken Kesey.

Poi c’è l’inquietante gioco di parole sulla repressione Attenzione! I trasgressori saranno violati. E l’antirepressivo Birra alla spina solo a studenti. Ce n’è uno elettorale: Nessuno come governatore. Dopo i continui slogan rivendicativi identitari Black Power, Latino Power, Gay Power e tutti gli altri simili ora tra i nuovi adesivi compare anche un Jews Power. Un adesivo afferma quel che tutta l’umanità da tempo aspettava, la rivelazione: Dio è vivo e vegeto a Città del Messico. Un altro domanda: Dov'è Lee Harvey Oswald ora che abbiamo davvero bisogno di lui?
E infine i due che ci hanno proprio fatto prendere la decisione di cercare l’arguto grafico che ha fatto pubblicare l’annuncio cinquantaquattro anni fa: Sostieni la salute mentale o ti ucciderò.

E per ultimo il bellissimo Frodo vive. Ottimo da incollarsi addosso il giorno del compleanno dei due Hobbit Bilbo e Frodo Baggins, il 22 settembre (rispettivamente nati nel 2890 e 2968 della Terza era), data in cui dal 1978 si celebra in tutto il mondo il Frodo Day.
Al numero di telefono indicato il 25 aprile 1967 non ci ha risposto nessuno. Avevamo intenzione di comprarli in blocco, 5 cent di dollaro ciascuno se se ne acquistavano almeno 10. Mezzo dollaro ben speso! (anche allora). Nella redazione bizarre siamo sicuri che di certo il creativo creatore (o creatori, lei, lui, loro) ne ha venduti così tanti che dall’anno successivo si è ritirato dal lavoro e ancora vive in tranquillità, senza avere più avuto bisogno di lavorare.
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