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GIORNO PER GIORNO 24 febbraio

Cronologia di storie della Beat Generation, della Controcultura e altro ancora.

24-26 Febbraio 1967

"The Invisible Circus" 72 ore di pirotecniche invenzioni performative alla Glide Church di San Francisco promosse dai Diggers, dal Fronte di Liberazione degli Artisti e Fondazione Glide.


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poster di Dave Hodges


L'evento, iniziato alle 20:00 di venerdì 24 febbraio 1967 alla Glide Church nel quartiere di Tenderloin di San Francisco, già sede nell’autunno precedente delle iniziative libere e gratuite del Fronte di Liberazione degli Artisti, era stato concepito dai Diggers come risposta sia allo Human Be-in che all’Acid Trip Fest del mese precedente. L’idea era quella di togliere la spettacolarità agli eventi e rivolgere impegno e attenzione alla partecipazione consapevole agli eventi. Per questo non erano annunciati concerti delle più famose band della Bay Area, sempre presenti alle iniziative underground, e che non sarebbero mancate neanche in questa occasione, ma solo performance miste con musica, interventi e improvvisazioni. L’invito, aperto a tutti, auspicava che ciascuno partecipasse portando qualcosa da aggiungere, che venisse attrezzato con strumenti, colori, stoffe e soprattutto volontà di immergersi n un clima di imprevedibilità.

La pubblicità dell’evento era stata affidata al passaparola e ai poster pubblicitari autogestiti disegnati da Dave Hodges, coloratissimo, e da Victor Moscoso in bianco e nero, mentre altr

i fogli volanti ciclostilati giravano e venivano appiccicati da mani invisibili. Niente poteva far pensare a una partecipazione così massiccia, circa 10.000 persone e a un dimezzamento della durata, terminato alle prime luci di domenica 26 dopo 36 ore di deliranti invenzioni sceniche, coinvolgenti performance, innovative forme di comunicazione e di documentazione.

Chester Anderson e Claude Hayward arrivarono nei locali della Gilde Church, che dai primi anni Sessanta avevano ospitato iniziative a favore della popolazione più povera della città, portandosi dietro le macchine da stampa Gestetner per il Free Communication Company e fornire in tempo reale un bollettino di quanto accadeva nei vari locali e nelle adiacenze. Sarebbe stato impossibile essere presenti e partecipare a tutte le iniziative che si svolgevano contemporaneamente, si fondevano l’una nell’altra e si confondevano confondendo gli stessi partecipanti. Persino gli ascensori erano teatro di improvvisazioni. Gli eventi avevano una natura spontanea e imprevedibile , esattamente come si erano auspicati i Diggers.


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Chester Anderson, per esempio, era sempre pronto non solo a seguire quanto più possibile di ciò che accadeva ma aveva anche il piacere diraccontare persino gli avvenimenti spiccioli, apparentemente marginali. Così sentendo una discussione che avveniva nella zona bar, gli appunti presi al volo sul suo taccuino e poi battuti a macchina diventavano uno dei bollettini flash che, tornato di corsa al bar,poteva distribuire ai due autori della conversazione e ad altri presenti. La macchina della comunicazione era sempre in moto e comprendeva anche Helene Hayward, una dozzina di volontarie Richard Brautigan a cui si deve il nome dato al progetto: John Dillinger Computer.


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Emmett Grogan, dei Diggers,aveva spiegato la motivazione degli artisti e degli attivisti che avevanoprogettato il Circo Invisibile: "volevamo mostrare la debolezza della maggior parte degli incontri pubblici, come L’Human be-in, fornendo un'ampia opportunità a tutti coloro venuti a divertirsi di diventare partecipanti attivi all'evento, non osservatori passivi" Per questo nei manifesti di convocazione non venivano citati i nomi di artisti, performers e musicisti che inveceerano stati il richiamo per altre iniziative underground a San Francisco, come l’Human be-in.


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Nei corridoi e nelle sale, in tutti i piani campeggiavano disegni e citazioni dell’I Ching, volantini e disegni erano affissi ovunque ed erano stati costruiti dei finti tramezzi, delle pareti di cartone che presentavano nicchie e aperture o che potevano essere abbattute con facilità facendo riversare un evento in un altro o giocare micidiali scherzi.

Tra gli eventi in programma quello che poteva sembrare il più serio era sicuramente uno sulla pornografia dove persino un poliziotto era stato invitato a parlare. Era facile forse intuirne l’improbabilità visto che un po’ ovunque capitava di incrociare gente nuda che ballava o recitava e qua e là anche chi si lasciava andare ad effusioni più che sentimentali. Ma la sala era appartata e il pubblico attento. Attento a trovare l’elemento dissonante. Mentre il poliziotto parlava del pericolo costituito dalla pornografia il finto muro si apriva rivelando una nicchia con appoggiato un pene di un Digger nascosto dietro, mentre i partecipanti prorompevano in entusiastici applausi e risa di consenso lasciando il poliziotto convinto che quanto stava dicendo avesse trovato l’approvazione del pubblico.


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A distanza di 50 anni, Eric Noble Bear uno dei Diggers dell’Invisible Circus racconta: ”L'evento Invisible Circus era aperto a chiunque fosse entrato nella Glide Church all'angolo tra Taylor e Ellis Street, nel mezzo del quartiere di Tenderloin. Tra i partecipanti c'erano i rappresentanti della rivista Vanguard, che è stata scritta e pubblicata dai giovani gay di strada di Tenderloin per i quali Glide era stato un santuario. La leadership della chiesa ha sponsorizzato per anni molte delle organizzazioni che erano le prime voci della comunità queer. Ecco un rapporto sul Circo invisibile scritto da uno degli scrittori di Vanguard. È una delle migliori descrizioni che abbia mai visto di un evento Digger effettuato sotto la rubrica "crea la condizione che descrivi".”

Gli eventi si susseguivano e solo alcuni apparivano pre-organizzati. In una zona venivano proiettati filmati legati al nascente spirito ecologico e in un’altra ancora una danza del ventre di una ragazza su una sedia si trasformava in un intero corpo di ballo esotico ed estroso che faceva movimentare e interagire tutti i presenti mentre, abbattuto l’ennesimo finto muro, l’evento si fondeva con la performance della non annunciata avantgarde band dei Chamber Orkustra con le loro musiche orientaleggianti da antico rito pagano. La band ricca di autentici talenti e idee innovative contava sul violino di David La Flamme (poi famoso con un’altra band gli It’s a beatiful day) e la performance di Bobby Beausoleil, che proprio la sera veniva notato dal regista Kenneth Anger, presente all’evento, che lo invitava a diventare il protagonista del film che stava per mettere in lavorazione, Lucifer Rising per cui il cantante-attore chiese e ottenne in cambio della sua partecipazione che la colonna sonora fosse affidata agli Orkustra, e per compenso solo l’ospitalità in casa del regista.

L’evento finito con una giornata di anticipo, per alcune incomprensioni, poi appianate e proficuamente chiarite, con la Glide Church Foundation e per la troppa pressione dei presenti, è rimasto come uno dei momenti più memorabili delle tante attività dei Diggers. Scrive Eric Roble Bear:

Ci si potevano aspettare momenti singolari di importanza rivelatrice in qualsiasi evento di Digger con la partecipazione di un pubblico non passivo ma fatto da "attori della vita" che provavano ruoli per vivere liberi. Il teorico anarchico Hakim Bey definirebbe questo modello di eventi una "zona autonoma temporanea". Probabilmente ci furono molti altri momenti singolari che ebbero luogo quella notte - proprio come questo foglio di strada prodotto all'Invisible Circus chiede: "Ti senti adesso qualcosa di più che prima di entrare ???".”


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La Communication Company che aveva annunciato di voler "essere degli scandalosi creatori di opuscoli" in pochi mesi, da gennaio a settembre 1967, stampò 600 fogli di strada che servirono da canale di comunicazione per le migliaia di giovani che si erano recati a Haight-Ashbury.

altre notizie sul sito dei Diggers, consigliatissimo!!! https://www.diggers.org/diggers/incircus.html

https://www.foundsf.org/index.php?title=Invisible_Circus Kent Minault dei Digger descrive la sequenza di eventi dall'inizio di Human Be-In, alla fondazione del Fronte di Liberazione degli Artisti, agli eventi sorprendenti e felliniani all'Invisible Circus Video: Shaping San Francisco

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