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GIORNO PER GIORNO 23 maggio - Beat in a small town

23 maggio 1967

 

Beat e controcultura; cronaca poetica di un evento poetico

Scrivere lettere era un tempo, per scrittori e poeti una sorta di estensione della propria attività creativa, un po’ come lo erano gli appunti su blocchetti, gli schizzi o la stesura di diari. Le lettere spesso erano di per sé una pratica poetica. A volte a distanza di tanto tempo dalla loro stesura sanno raccontarci fatti, rapporti interpersonali e disegnarci un intero clima culturale.


Il 23 maggio del 1967 il poeta Larry Goodell scrive una breve lettera a un altro poeta e scrittore Ronald Johnson. La lettera impostata a Placitas, New Mexico è diretta a San Francisco e racconta di uno dei tanti eventi che lo stesso Goodell contribuisce a organizzare, una giornata al Thunderbird Bar con Allen Ginsberg, i fratelli Orlowsky, Emmett Grogan, il più conosciuto e amato attivista del gruppo dei Diggers di San Francisco e altri poeti.


Dal suo arrivo nel 1964 nel piccolissimo centro di Placitas, nella Contea di Sandoval, Goodell ha trovato nella comunità del luogo l’ambiente comunicativo, attivo e culturalmente effervescente che si poteva trovare nelle grandi città, ma con meno ansia, velocità.


Scrive Tony Hull su Signpost Sandoval County in un articolo del 2016: “Per chi viveva a Placitas nei primi anni Settanta, il Thunderbird era più di un bar, era un'istituzione senza la pretesa di essere altro che se stessa. Era un luogo per incontrarsi, scambiare notizie, ballare e persino un luogo con una stanza per far giocare i bambini. Situato appena ad est dell'attuale ufficio postale di Placitas, era veramente il centro comunitario nel senso migliore del termine. Era anche un luogo di musica e la gente veniva da Santa Fe, Albuquerque e oltre. Un piatto di peperoncino verde e fagioli si potevano avere per 65 centesimi. Artisti come John Lee Hooker, Earl Scruggs, The Last Mile Ramblers, Albert King Jr, Asleep at the Wheel, Tim Buckley, The Earl White Review, REO Speed ​​Wagon, The Jonny Otis Show, Freddy King, Bo Diddley e Willie Nelson, per non citare i poeti Kell Robertson, Larry Goodell e Bill Pearlman che hanno anche onorato il palco”.


Nel momento in cui Larry Goodell scrive la sua lettera il nuovo libro di Ronald Johnson, The Book of the Green Man è stato appena pubblicato ha cominciato a girare. Se ne parla molto perché sembra distanziarsi molto dalla precedente raccolta poetica, per la scelta di raccontare in prosa le sue escursioni tra montagne e campagne e utilizzare le sensazioni e le emozioni del sentirsi verde nel verde, vivente in mezzo al verde vivente.


“Ronald Il raduno di Ginsberg dopo la sua lettura alla U. è stato una roba scintillante - qui al Thunderbird nientemeno, pieno di hippy e altri tipi in cerca d'amore, ottima lettura, zeppo di gente, amore giuro ovunque, Keith Wilson (di Las Cruces) con quasi tutti i suoi studenti sono venuti per la lettura e così io e loro abbiamo lasciato il Thunderbird e mio Dio c'era un entourage a casa mia e un gruppo di facce amiche per lo più non di qui. Amo “l'American Journal” di Allen, fin dal suo arrivo ad Albuquerque, ed Emmett (Grogan, il fondatore di Diggers) ha letto alcune cose di Kirby Doyle, non so da dove venissero, poi Larry Bird, l'amico indiano di Santo Domingo di Snyder e Ginsberg, ci ha regalato una lungo poesia sul cacciatore, cacciato, aquila, preda, voli indimenticabili per me e Ann (Quin) e Bill (Latif Harris) e immagino che fosse così per tutti. Poi Allen, ha ripreso a leggere ancora, una bella poesia sensuale che si trovava in quel momento in mezzo alla gente”.


Tutto il gruppo dei poeti e attivisti, gli hippies convenuti a Placitias, sono diretti alla festa tradizionale dei nativi a San Felipe,il 1° maggio, quando con danze collettive, canti tradizionali e una fiera si celebra la stagione agricola e si celebra il Maiden, il seme del mais che presto andrà piantato. È una cerimonia sentitissima a cui partecipano migliaia di nativi americani della zona e che coinvolge migliaia di altre persone.


La lettera di Goodell prosegue “E alla festa di San Felipe il 1 ° maggio giornata ventosa, balli del mais, Ginzy era lì con Peter (Orlofsky) e Julius (Orlofsky) dai capelli corti e altri. Mi sono seduto e ho parlato con lui per un po’, a lui è piaciuta davvero la danza, che si svolgeva in due cerchi vicini e in un altro punto fuori con i gruppi che ballavano contemporaneamente, contro-ritmi (ho detto un po' ad Allen di Ives e ho sentito le [due] bande musicali contemporaneamente), e i bambini piccoli si facevano il solletico ogni volta che girando ai trovavano a ballare davanti ad Allen, e ho in mente i suoi capelli muoversi al ritmo della batteria”.


I nativi indossano i loro vestiti tradizionali, intorno ci sono i colori naturali con cui stampano le stoffe e che usano per le illustrazioni e i quadri, per le scenografie e gli addobbi. La festa è per i poeti e per la cultura underground il ritrovare le radici dell’esistenza dell’uomo nella terra, nei linguaggi comunitari, nel rispetto di ogni cosa vivente.



Il racconto di Larry Goodell ha questo semplice sapore, la descrizione della cerimonia come arte e come necessità. “La poesia per me è fare le cose, dichiara, almeno far accadere le cose, in modo che sia possibile una poesia tridimensionale e che le antiche voci della cerimonia abbiano voce”. Aveva avuto possibilità di conoscere e avere come maestri nel Vancouver Poetry Conference, Olson, Ginsberg, Duncan, Whalen, aveva imparato con loro che la poesia è una cosa viva, non sta solo e principalmente nella pagina, ma ha bisogno di ritmo, musica e comunicazione e di un pubblico con cui dialogare. Scrive poesia, recita poesia, disegna poesia e organizza oggetti poetici, scene poetiche, suoni poetici. Osserva, fa parte di quel che succede, sta dentro gli eventi e se ne fa prendere. Il suo processo di scrittura è spontaneo «Tutto per me accade nel momento in cui scrivo. Non rivedo, mai». Per questo ha sempre un taccuino con sé, per questo dal 1964 pubblica Duende Press, un giornale ciclostilato per ospitare la poesia e le voci di chi fatica a trovare spazio, per questo per tutta la vita, assieme alla sua compagna Lenore, fotografa e illustratrice lavorerà a conservare, e far girare la poesia dei suoi contemporanei. E contemporaneamente i suoi reading hanno più forma evocativa, partecipativa, sensoriale, completa. Più cerimonia che teatro.


Ronald Johnson aveva percorso l'Appalachian Trail da Springer Mountain, in Georgia, al fiume Hudson a New York nell'estate del 1961 con il poeta e l'editore Jonathan Williams. Hanno viaggiato e vissuto in Inghilterra all'inizio degli anni '60, facendo un'escursione nel Lake District per cinque settimane nel 1962 e ne aveva tratto il libro The Book of the Green Man, che Charles Philbrick nella Saturday Review, ha definito “un volume molto insolito… che è allo stesso tempo originale e profondamente tradizionale. Il lettore viene assorbito dal giovane Kansan mentre vaga per la campagna inglese, scoprendolo con occhi che registrano i luoghi visitati in un anno e che hanno anche attirato nel suo cervello la tradizione registrata di secoli... Johnson ha inserito nella sua poesia gli scritti di una moltitudine che conosceva "l'uomo verde", da Giraldus Cambrensis a Tolkien, e inclusi Vaughan, Smart, Blake e Wordsworth”.


La sua lettera del 23 maggio 1967 finisce così: “spero di vederti l'8 o il 12 giugno, per esempio. Ken Irby aveva THE GREEN MAN, gli è piaciuto, ci ha letto un paio di parti bellissime, quindi ciao e amore da me e Bill. Sì, Larry”



Larry Goodell in un suo scritto ha messo una citazione che gli rubiamo:"Se la musica fosse il cibo dell'amore, continua a suonare; dammi l'eccesso…" (William Shakespeare in La dodicesima notte)


Le immagini:

In a small town in New Mexico e Focal point sono di Larry Goodel, che appare in una fotografia di alcuni anni fa; le tre copertine centrali di Duende Press sono state realizzate a metà anni ’60 da Stuart Signe Nelson, Joyce Finstein e Bobbie Creeley.

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