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GIORNO PER GIORNO 23 febbraio

Cronologia di storie della Beat Generation, della Controcultura e altro ancora

23 febbraio 1969

Note di Julian Beck del Living Theatre su arte, vita e comunicazione sul suo diario durante uno spostamento da San Francisco a Los Angeles.



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Ora stiamo cominciando a capire che la conversazione, come la vita stessa è arte. Il magnetofono cambia il nostro concetto del mondo in modo rivoluzionario col fornire un nuovo valore che promuove la rivoluzione. La risvegliata consapevolezza del dialogo che non è conversazione modellata sulle battute dell’ingegno. L’ingegno: una barriera. Non siamo più interessati a vincere ma a comunicare. Ecco perché i media, come ci mostra McLuhan, sono l’influenza che controlla il nostro comportamento. Afferrare i media; comunicare. Controllare i media, o meglio, inventarli e tu controlli il comportamento.


23 febbraio 1821

Muore di tubercolosi a 26 anni il poeta romantico John Keats. Lo scrittore argentino Julio Cortazar lo celebra passeggiandoci insieme in una giornata lunga più di 650 pagine.



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Julio Cortazar aveva letto e riletto la poesia di Keats, ne aveva introiettati paesaggi che si materializzano assieme al poeta inglese mentre camminando parlano della comunità dei poeti passati e presenti. Quella comunità che ai lettori piace pensare esista e continui a produrre meraviglia: Cernuda, Picon, Alberti, Jiménez, Rimbaud, Lorca, Devoto, Baudelaire, Hölderlin, Guillén, Mallarmé, Valéry…“C’era in lui qualcosa di animale allo stato puro, di gatto che alla nascita contiene in sé il gatto nella sua interezza, senza che si possa dubitare che al termine del cammino sarà in atto ciò che si coglie in potenza”scrive Cortazar“John nasce frutto, senza lo spettacolo e la vanità di un fiore che lo anticipi”.

Ecco come presenta una delle opere più rappresentative di John Keats, il poema sul mito greco di Endimione, il pastore amato da Selene: “…è una banchina da cui pescare, un parco giochi sotto alla sua enorme luna fissata con pipistrelli e mandolini, una galleria di specchi, una serenata in maniche di camicia in tela d’Olanda, un assolo di Coleman Hawkins, un boccale di sidro, uno splendido KO. Il modo migliore di leggere l’opera è stendersi a terra, tra cani, gatti e tartarughe, oppure che una voce la faccia girare nell’aria per il sopore della felicità”.


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“Keats è da tasca, dove si mettono le cose che contano, le mani, i soldi, il fazzoletto. Una tasca è la casa essenziale che l’uomo porta sempre con sé; occorre scegliere ciò che è imprescindibile, e solo un poeta vi può entrare” Julio Cortazar.

“Mi diverte semplicemente l’idea di andarmene a passeggio per la memoria sottobraccio a John Keats, e favorire ogni tipo di incontri, presentazioni e appuntamenti. Perché il termine appuntamento non è da sottovalutare, come si vede. Prendo sottobraccio Keats, atteggiamento più naturale per conoscerlo rispetto all’altro, così frequente, in base al quale issano il poveretto su una nuvola, mentre il critico riunisce sedie e tavoli per edificare una piattaforma di cui non c’era il benché minimo bisogno. Non sono un gran lettore di Maurois, ma mi è sempre piaciuto il suo approccio a Shelley quando parla di Ariel: secco, chiaro, cordiale, mai sdolcinato. Non c’è un libro così su Keats, forse perché, come Baudelaire (ma qualsiasi accostamento di nomi non si deve intendere a mo’ di collegamento estetico; se parlando della Contessa di Noailles mi ricordo da qualche parte di Damon Runyon, non bisogna perdere il sonno cercando delle corrispondenze), la sua presenza è più letteraria (poesie e lettere) che personale, finché il contatto con questa letteratura restituisce l’uomo nella sua totalità, in quanto la totalità di un poeta è sottomettersi alla sua poesia, ridurlo tutto a essa, esserla (Dio mio, salvami dalla metafisica).



23 Febbraio 2021

Buon compleanno a Tito Topin, scrittore e illustratore che oggi compie 89 anni!


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Tito Topin, nato a Casablanca il 22 febbraio 1932 è uno scrittore (di ottimi polar), illustratore, pubblicitario,sceneggiatore, fumettista. A Cagliari abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo di persona quando girava tra piazze e vie della Marina con la sua macchina fotografica nei giorni del Marina Cafè Noir nel settembre 2010. In quell’occasione in una chiacchierata con lo scrittore francese Serge Quadruppani ci aveva fatto conoscere una parte della sua molteplice attività artistica e alcuni suoi lavori grafici nella mostra “Gravures, ospitata al Liceo Artistico.. Tito Topin era rimasto sorpreso nel trovare le vetrine di un negozio della piazza Savoia interamente dedicate a lui con la riproduzione dei suoi lavori grafici e delle copertine dei suoi libri. Il clima di accoglienza che gli aveva offerto il quartiere lo aveva piacevolmente colpito. Sicuramente avrebbe avuto piacere anche nel sapere che quattro anni dopo i suoi libri sarebbero stati adottati da un gruppo di detenuti del carcere di Buoncammino a Cagliari che col nome di Bibliocaffè Ristretti si riuniva con animatori esterni per leggere collettivamente, discutere, scrivere e mettere in scena i propri elaborati. Tra il 2013 e il 2014 andarono in prestito e furono oggetto di discussione non solo i suoi ultimi due ultimi libri editi in Italia Ore contate e Fotofinish ma anche quei bellissimi librettini che per anni ha scritto, illustrato, stampato e inviato solo agli amici. Buon compleanno Tito!!

questo il suo sito http://titotopinblogtrotter.over-blog.com

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