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GIORNO PER GIORNO 2 aprile - Potere ai fiori

2 aprile 1967

 

I Provos di Berkeley e la Love Parade di San Francisco: fantasia e gioco contro il potere



Il 2 aprile 1967 ci sono due grosse iniziative concomitanti e vicine. A Berkeley si inaugura un Provo Park, popolare, simile nelle iniziative al Panhandle Park dei Diggers a San Francisco: musica e cibi gratuiti, teatro, happening, improvvisazioni e un free market dove tutto non costa nulla. A San Francisco è prevista una Love Parade.


È domenica, primavera, caldo. E tutto potrebbe funzionare bene e scorrere liscio. Certo ultimamente non sono mancate le situazioni di tensione, all’Università di Berkeley come in tutta la zona di Haight Ashbury. La polizia era intervenuta più volte anche nei giorni per l’Egg fest di tre giorni con l’arresto dei coniglietti pasquali che danzavano tra strada e parchi. Certo all’orizzonte c’è la Summer of Love che sta attirando in zona migliaia di giovani e per il 15 aprile, in contemporanea con altre città è in programma la più grande manifestazione contro la guerra in Vietnam, che sarà preceduta da una settimana di mobilitazione tra strade, piazze e università. L’oggetto del contendere principalmente però riguarda l’amministrazione cittadina e le comunità alternative, che rivendicano e praticano un uso sociale e comune della città, esattamente come era originariamente nello scopo delle città alla loro origine e come eminenti urbanisti cari al Movimento come Lewis Mumford, raccontavano e raccomandavano.

Ma per le autorità, allora come oggi, i quartieri, le strade, le piazze hanno lo scopo di favorire business, speculazione edilizia, consumo e de-socialità. Se un quartiere produce solo cultura e star bene comune, se traduce i bisogni economici in scambio e socialità deve essere trasformato, i suoi abitanti, residenti e ospiti allontanati e soprattutto i Diggers con la loro idea vincente di condivisione.


I Diggers sono, infatti, il governo invisibile degli Haight e danno il tono all'intera comunità. Sono cresciuti fino a diventare un'organizzazione amorfa senza leader, membri, comitati, quote o qualsiasi trappola per un'organizzazione formale. Il risultato è che molte persone che condividono l'ospitalità dei Diggers, le loro iniziative, senza una conoscenza completa della loro ideologia si identificano come Digger ma non parlano a nome dei Digger.


Andrew J. Betancourt è un funzionario del Dipartimento di Polizia di San Francisco, in aspettativa dopo aver accusato i colleghi di avergli messo LSD nel caffè per ostacolarne la deposizione accusatoria. Ha lavorato per quattro anni al controllo delle pratiche della polizia della zona di Haight Ashbury, non ama né gli hippies, né la controcultura con tutto quello che comporta, ma intervistato dal giornale underground locale Berkeley Barb, ammette che se le auto della polizia si beccano delle mattonate, un po’ se la sono andata a cercare. Dopo aver esaminato oltre 5.000 rapporti della polizia negli ultimi 4 anni, Betancourt ha descritto arresti arbitrari, molestie e intimidazioni ai danni di "beatnik". Ha detto che facendo abbastanza arresti un poliziotto potrebbe guadagnare $ 3.000 in più all'anno attraverso gli straordinari utilizzati a testimoniare in tribunale. E alcuni lo fanno. “Diversi poliziotti della Park Station”, ha detto Betancourt, “stanno facendo un arresto dopo l'altro per questo motivo.” I 124 arresti ad Haight Street durante la ribellione di Hunters Point lo scorso autunno avevano solo lo scopo di esercitare pressioni sulla comunità anticonformista. “La polizia li ha schedati, ha fornito loro registrazioni di arresto, li ha fotografati e rinchiusi, ma non c'era una vera ragione per questo. L'Haight era tranquillo quella notte”. E rivela che in realtà la comunità anticonformista della zona viene continuamente attaccata ora per paura dell’imminente manifestazione contro la guerra e soprattutto per l’arrivo di centomila persone per la Summer of Love. Le settimane prima così era successo di tutto: interruzione di concerti e perquisizione di tutti i presenti alla ricerca di canne e acidi, arresto di un predicatore che soccorreva un ragazzo accasciato su un marciapiede, e soprattutto il giorno di Pasqua, dopo che il gruppo dei Diggers aveva sospeso per la pioggia la manifestazione di tre giorni al Panhande Park, al terzo giorno, come giustamente ricorda la tradizione evangelica, alla ricomparsa del sole, 500 persone spontaneamente si erano riversate nelle piazze per ringraziare il cielo del regalo del buon tempo con danze e canti. Ma anche in questo caso, la polizia in tenuta antisommossa era intervenuta pesantemente con manganellate, denunce e arresti.


A volte se proprio non trovano una vera ragione per intervenire, le pattuglie se la inventano, inventandosi anche il reato. Solo pochi giorni prima a Berkeley un sergente con la macchina di pattuglia dopo aver effettuato il fermo di un giovane, un ragazzo si era avvicinato al mezzo e poggiato un fiorellino sotto il tergicristallo poi ne aveva offerto ai poliziotti un intero mazzetto. Col risultato di essere arrestato a sua volta con l’accusa di “manomissione di veicolo”. La pattuglia ferma per identificare i due arrestati non poteva che attrarre l’attenzione creativa di decine e poi di una folla di burloni creativi, che agitando giganteschi fiori di carta appena reperiti in una bancarella di un artigiano solidale avevano circondato i poliziotti al grido “Potere ai fiori!”. Mentre gli agenti impauriti dall’agitarsi dei fiori di carta si allontanavano coi due malcapitati, un fiore sotto il tergicristallo quale prova del misfatto, un mazzolino sul sedile e due tonnellate di “automezzo manomesso”, il grido improvvisato Flower power entrava nella storia del linguaggio e come facile scorciatoia giornalistica per riassumere con una definizione la ricchezza di un movimento che si estenderà in ogni parte del mondo.


Il 2 aprile a Berkeley, tutto ha funzionato bene, l’inaugurazione del parco autogestito dai Provos locali è stato un bellissimo caotico evento. Non c’erano solo ragazze e ragazzi, ma anche famiglie intere a stupirsi dell’assoluta gratuità di ogni cosa, dal cibo, alla consulenza medica, i concerti e gli oggetti, i vestiti che coloravano il mercatino senza mercato.

Sotto un incerto spettacolo di luci hanno suonato The Loading Zone, popolarissima band locale psych/R&B, i collaudati Motor, entrambe più volte di supporto alle iniziative contro la guerra e all’Human be-in, e una nuova band di archi elettrici di Antiochia, Ohio, The Mad River, mentre I bambini con la loro sfrontata saggezza invadevano il palco e imitavano mosse e atteggiamenti dei musicisti. Tutti disegnavano in terra coi gessetti colorati e le porte sprangate dei bagni pubblici si aprivano miracolosamente per offrire alla folla del Provo Park l’accoglienza per cui erano stati programmati. Un corso rapido di scasso senza effrazione e danneggiamento veniva offerto a futuri squatter.


A circa 16 Km di distanza, a San Francisco, nel pomeriggio prendeva il via la Love Parade. Verso le 16 un centinaio di persone si sono unite in un girotondo nei pressi della sede degli Hare Khrisna, sbordando dal marciapiede alla strada. L’efficientissima Communication Company dei Diggers produceva due cartelli che posti all’inizio della via annunciavano “Strada Chiusa al traffico”, mentre altri attivisti dell’organizzazione si preoccupavano di sciogliere l’intasamento automobilistico creatosi dirigendo le macchine in altra direzione. Le cento persone festanti iniziali sono diventate mille a cui si aggiungono altre centinaia di curiosi e soprattutto turisti mentre arrivano i primi poliziotti motorizzati perplessi sul da farsi.


La domenica di Pasqua, Diggers vestiti da conigli e manifestanti avevano gridato Fuck hate! e Love, Love davanti alle cariche della polizia, adesso si grida “La strada è nostra” e “We are Free, We are Free!” (ma il giornale locale, L’Examiner con la sua scontata lisergico/hippie fobia dirà che il grido era LSD, LSD). Man mano che procede il festoso corteo raddoppia di numero, si riempie di colori, fiori, incenso e balli scorrazzando da una via all’altra, regalando all’esclusivo passaggio pedonale l’intera area intorno a Market Street, che da sempre viene rivendicata come zona liberata dalla auto. Si permette il transito dei soli tram, anche se a un certo punto per permettere alla folla di spostarsi con più calma, a uno di questi viene interrotta l’alimentazione elettrica staccando le aste di collegamento.


Come ricorda il giornale underground Berkeley Barb, il gruppo dei Diggers ha un sacro rispetto per pullman e tram. Lunedì un attivista mentre distribuiva gratuitamente avocados in Haight Street, si era imbattuto in un pullman privato che transitava con le porte aperte per la via con a bordo cappellani militari in visita in città. Nessuna occasione va persa, il Digger, offerti i frutti, dirottava il pullman per un tour ben più significativo, passando per le abitazioni e l’accoglienza dei Grateful Dead, i Free shop, le sedi della stampa libera, i luoghi di ritrovo degli hippies, giusto a dimostrazione che oltre la guerra esiste anche chi le si oppone.


Mentre ancora si balla e canta in strada arrivano 150 poliziotti antisommossa, del nuovo corpo speciale appena istituito, annunciano che l’assembramento è illegale e chiunque è passibile di arresto e scattano in azione. Teste rotte, passanti malmenati, turisti sbigottiti, una quarantina di arresti. Il tentativo rimane quello di fermare la primavera e impedire l’estate.


Per questo a Berkeley già si sa che la settimana successiva dal Provo Park ci si sposterà sulla centrale Telegraph Avenue e a San Francisco si prepara un’intera settimana di mobilitazione in ogni parte della città.


Photo credits:

in copertina: Scena della folla a un concerto all'aperto, San Francisco 1967. Foto di William Gedney - Duke University (archivio Diggers, come per le altre immagini)



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