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GIORNO PER GIORNO 19 gennaio

Cronologia di storie della Beat Generation, della Controcultura e altro ancora.


19 gennaio 1967

A firma Nat Freedland esce su Los Angeles free press del 19 gennaio 1967 un’articolo dedicato alla figura più riconosciuta e amata del giornalismo underground e del movimento controculturale, che inizia così: “John Wilcock una volta ha detto a un tale, e gli ha dato anche il permesso di pubblicarlo, che la sua ambizione era di conoscere tutti e di presentarli gli uni agli altri. All’età di quarant’anni, il Peter Pan dell’underground internazionale è avviato bene verso la realizzazione di questa sua ambizione E’ una specie di spina elettrica che viaggia per creare un contatto con tutto ciò che succede in ogni parte del mondo. Il guaio che c’è nella tendenza di Wilcock ad andare sempre in giro e a divertirsi è che così si tende a oscurare il suo talento giornalistico veramente prodigioso: talento che si manifestato veramente in pieno solo negli ultimi due anni, quando abbandonata la rubrica che aveva come fondatore del Village Voice e la direzione di East Village Other, s’è tuffato negli azzurri spazi della sperimentazione giornalistica dell’underground. In questi mesi Wilcock va su e giù per il mondo deponendo qua e là uova che schiudendosi danno alla luce nuovi giornali (…)” Il lungo articolo prosegue con il racconto dei viaggi gratis in aereo in tutto il mondo che gli vengono permessi dal suo lavoro ufficiale: scrittore di guide per chi vuole viaggiare e stare in qualunque Paese o città della Terra senza spendere più di 5 dollari al giorno. Viaggi che gli permettono di lavorare contemporaneamente alla nascita di nuove riviste underground. “Ha l’abitudine di portare con sé nelle tasche un mucchio di cose strane che affibbia alla gente (…) Quella mattina ci eravamo fermati a un ristorante boheme all’antica di Sausalito, quando John si procurò un pacco di cento palloncini e un flacone spray di acqua di colonia. Per tutta la giornata chiunque gli stava accanto profumava di pulito e John Wilcock fu presto occupato a modellare i palloncini dalle forme falliche. Palloncini sui buchi della tavola lasciati dai nodi del legno che se ne erano andati col tempo, ne diede ai passeggeri delle auto in sosta, li fece volare in cielo sopra la baia della casa ferryboat di Alan Watts e dello scultore Varda e regalò l’ultimo a un predicatore che diceva la sua a un happening a Haigh Park.”


19 gennaio 1809

Nasce Edgar Allan Poe

ELDORADO

Gaiamente adornato, un galante cavaliere, alla luce del sole e all’ombra, ha lungamente viaggiato, cantando una canzone in cerca di Eldorado. Ma egli diventò vecchio – questo cavaliere così ardito e sul suo cuore un’ombra cadde quando egli non trovava luogo di terra che avesse l’aspetto di Eldorado. E come la sua possanza lo abbandonò alla fine, egli trovò una pellegrina ombra – «Ombra, egli disse, dove può essere questa terra di Eldorado?» «Sui Monti della Luna, giù nella Valle dell’Ombra, cavalcate, arditamente cavalcate» l’ombra rispose, «se voi cercate di Eldorado!» 1849.


19 gennaio 1912

“Non m’importa se mi hanno sparato all’angolo della strada, scriverò poesie finché non sarò ucciso.” Armand Robin

Data di nascita del poeta e traduttore bretone Armand Robin. Scrittore libertario, conosce un numero impressionante di lingue, imparate anche attraverso l’ascolto della radio ad onde corte. Traduce poesie e introduce in Francia autori russi come Esenin, Blok, Mayakovsky, Pasternak, e pubblica la raccolta Poesie indesiderabili. Collabora con George Brassens. Muore il 29 marzo 1961, nell’infermeria del deposito di polizia di Parigi. La sua poesia e la sua figura accompagneranno la cultura del Maggio francese.

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