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GIORNO PER GIORNO 13 aprile - Zap, nuove strategie dell'attivismo gay

13 aprile 1970

 

Marty Robinson viene fermato dalla polizia durante la prima azione ‘zap’ organizzata dalla Gay Activist Alliance (GAA).



Durante le celebrazioni per il centenario del Metropolitan Museum of Art il sindaco di New York John V. Lindsay inaugurava una nuova fontana ai piedi della scalinata davanti all’ingresso del museo, quando il giovane Marty Robinson interruppe il suo discorso indirizzandogli con insistenza e a ripetizione la domanda ‘Cosa ha intenzione di fare riguardo alle continue persecuzioni dei gay da parte della polizia?’



L’azione era stata organizzata a seguito di una retata dell’8 marzo precedente, durante la quale la polizia aveva fatto irruzione allo Snake Pit, un bar gay di Greenwich. Diverse persone erano state fermate senza capi d’accusa credibili e un ragazzo che aveva cercato di scappare era stato ammanettato ad una recinzione. In protesta contro l’atteggiamento persecutorio delle forze di polizia verso la comunità gay e per denunciarne gli abusi il Gay Liberation Front (GLF) e la neonata Gay Activist Alliance (GAA) avevano già organizzato una marcia, che non aveva però portato a nessun confronto con i rappresentati dell’amministrazione.



Dopo gli eventi di Stonewall nel giugno del 1969 il GLF si era unito a diverse marce di rivendicazione dei diritti, facendo fronte comune con i movimenti pacifista, femminista e con le Black Panther. Però una parte del GLF stava covando una crescente insoddisfazione non solo per gli scarsi risultati rispetto alla sensibilizzazione delle autorità verso le discriminazioni nei confronti delle persone gay ma anche perché percepivano una forma di marginalizzazione della loro causa da parte degli altri movimenti. Fu da questo malcontento e dalla convinzione che l’inclusione in un grande ‘movimento’ allargato fosse controproduttiva che Jim Owles, Marty Robinson, Arthur Evans e Arthur Bell decisero di formare nel dicembre del 1969 il GAA.



Dato che le rivendicazioni dei movimenti gay erano finora rimaste prevalentemente inascoltate e irrisolte, i membri del GAA si convinsero che fossero necessarie strategie più dirette ed aggressive, che abbandonassero qualsiasi forma di diplomazia e ‘buona educazione’ politica. Arthur Evans spiega i zap così: ‘Avremmo disturbato la vita privata del sindaco Lindsay e quella della sua famiglia in risposta delle conseguenze politiche della sua amministrazione. Così decidemmo che ogni volta che compariva in pubblico o ogni volta che riuscivamo ad intercettarlo avremmo creato disagio alla sua vita più che potevamo per ricordargli il perché’. Queste azioni di disturbo chiamate zap consistevano in un confronto pubblico a sorpresa in cui venivano proposte in maniera diretta e rumorosamente sfacciata le varie forme di discriminazione contro i gay, allo scopo di far vergognare l’interlocutore e ottenere l’attenzione dei media che rimanevano invece tiepidi, se non silenziosi, di fronte alle forme di protesta considerate pacifiche e civili.



Quando le guardie di sicurezza allontanarono Marty Robinson dal Metropolitan Museum, altri membri del GAA infiltrati tra i partecipanti all’evento si misero a ripetere ad alta voce ‘Fermate i soprusi della polizia!’ e ‘Potere Gay’. E l’azione zap poseguì quando, alla fine della cerimonia, Jim Owles mise in mano al sindaco un volantino chiedendogli di fronte ai giornalisti ‘Ora che ha il volantino, quando diavolo comincerà a parlare degli omosessuali?’. Nel frattempo altro membri del GAA distribuivano volantini ai VIP in fila per entrare al museo. L’intervento iniziale di Marty Robinson era stato attentamente studiato come diversivo per le forze dell’ordine, al fine di portare avanti di fronte alla stampa il resto dell’azione. Il GAA inaugurò così un modello di attivismo politico che era un misto di dimostrazione politica e teatralità inscenata per ottenere l’attenzione dei media.


Il GAA continuò a incalzare e ‘perseguitare’ il sindaco Lindsay in diverse occasioni, come quando circa 40 attivisti si infiltrarono tra il pubblico alle registrazioni del programma tv Col sindaco Lindsay negli studi di WNEW-TV. Il conduttore Arthur Godfrey e il sindaco vennero continuamente interrotti con domande provocatoriamente mirate a smascherare il silenzio di Lindsay nei confronti dei diritti gay. La cosa venne tagliata dal programma in fase di montaggio, ma Godfrey e Lindsay vennero invitati a discuterne in un talk show il giorno dopo. Nei giorni successivi una delegazione del GAA si incontrò con rappresentanti dell’amministrazione Lindsay, evidentemente esasperati e in cerca di una risoluzione a queste forme di imbarazzo pubblico.


Tom Robinson Band – (Sing if You’re) Glad to be Gay


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